The Banner Saga 3, Nintendo Switch
The Banner Saga 3 è un videogioco di ruolo fantasy “norreno” con forti inflessioni tattiche. L’ultima fatica di Stoic è certamente il canto del cigno di una trilogia che riceve il giusto tributo per chiudere il sipario. Al giocatore è lasciato l’epilogo di una delle più belle storie di fantasy “vichingo” mai concepite, dense di temi importanti quali la fiducia, la giustizia, il viaggio, l’accoglienza, il bene e il male in forme confuse e sfaccettate.
Graficamente parlando si allinea con i precedenti due ma offre, ovviamente, scorci visivi inediti e una presentazione generalmente ottima, disegnata a mano e animata benissimo. Le musiche che accompagnano gli eventi sono semplicemente indimenticabili, ben orchestrate, coinvolgenti.
Il sistema di gioco cambia ma non radicalmente. Non troviamo più lunghe carovane e disperate ricerche di sopravvissuti e provviste. Tuttavia tornano i combattimenti su scacchiera, nuovi livelli di progressione dei personaggi, abilità e mostruosità o nemici inediti.
La versione Switch non ha nulla da invidiare alle controparti ma offre, in più, la possibilità di giocare l’epopea fantasy-vichinga ovunque lo si voglia. La gestione del touch-screen e delle levette è già rodata dai giochi precedenti e non da grossi grattacapi: basta saperle gestire, sebbene non si possa parlare della comodità del mouse.
In poche e semplici parole: se vi sono piaciuti i precedenti due, non avete molte scuse per mancare il gran finale di The Banner Saga 3. Se li aveste persi per strada o rimandati ad acquisto in data da destinarsi, ricordate che avreste a disposizione una trilogia estremamente coinvolgente e – per i più sensibili – veramente indimenticabile. E scrivere la parola fine è proprio difficile.
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