E’ stato il più bel gioco dell’anno 2002, soprattutto sul fronte home computer e nel suo genere di appartenenza: strategia in tempo reale. Stiamo parlando di Warcraft 3: Reign of Chaos, sviluppato dalla sempiterna Blizzard Entertainment e capace di catalizzare l’attenzione di milioni di fan in tutto il mondo.

Solida base tecnica, una storia medieval-fantasy che rispetta tutti i luoghi comuni della narrativa classica e non disdegna colpi di scena finali degni di un bellissimo libro o un lungometraggio eccezionale. L’introduzione al gioco è una delle più belle mai apparse sui nostri monitor, e la voce narrante del celeberrimo Marco Balzarotti restituisce il giusto “pathos” ad un gioco di proporzioni epiche.

Un piacevolissimo aneddoto da immortalare: mentre assistevo, per la prima volta, a questa splendida introduzione ero nella mia cameretta con il volume a palla. Mio padre (appassionato di film sci-fi, fantasy e d’azione in genere) nell’altra stanza, non poteva far altro che ascoltare il doppiaggio e gli effetti sonori. Infine non ha più resistito e mi ha chiesto “Ma che film stai guardando?”.

Inconsapevolmente ho avuto una delle mie prime conferme che, se fatti a regola d’arte, i videogiochi possono toccare le corde del cuore di chiunque , analogamente al Cinema, che è una forma d’arte. E il Videogioco, al Cinema, somiglia parecchio.