Little Big Adventure: Twinsen’s Quest è un videogioco d’avventura in terza persona, con visuale isometrica dall’alto. Si tratta della rimasterizzazione dell’omonimo videogioco del 1994, a suo tempo sviluppato da Adeline Software International per Electronic Arts. E’ arrivato il 14 novembre 2024 su PC, Switch, PlayStation e Xbox, per opera di 2.21 e Microids, portando una ventata di freschezza a un classico amato.

Come Prima, Più di Prima

Questa versione aggiornata di Little Big Adventure: Twinsen’s Quest, include grafica migliorata, nuove meccaniche di gioco e una colonna sonora rielaborata, mantenendo lo spirito originale che ha conquistato una generazione di giocatori.

Ricordo ancora quando, da bambino, rimasi stregato dalle animazioni, dal mondo tridimensionale, da musiche e suoni che accompagnavano dinamicamente le azioni che avvenivano sullo schermo. Ricordo anche l’impressione e il timore di muovere i passi in un mondo pulsante di vita e ostile, dove pochi ribelli osavano aiutarmi.

Il gioco segue le avventure di Twinsen, un giovane Quetch che scopre di essere il prescelto dalla divinità del pianeta, Sendell. La sua missione è liberare il pianeta Twinsun dal dominio del malvagio Dr. FunFrock, che ha imposto un regime totalitario attraverso la clonazione e il teletrasporto.

Durante il gioco, Twinsen deve esplorare diverse isole, risolvere enigmi, combattere nemici e interagire con vari personaggi per avanzare nella sua missione. La trama è arricchita da dialoghi e situazioni che affrontano temi come la resistenza contro la tirannia e la lotta per la libertà.

I dettagli che fanno la differenza

Little Big Adventure: Twinsen’s Quest combina elementi di azione, avventura e puzzle, in mondo di gioco ricco di dettagli e sfumature che sarebbe un peccato non cogliere.

Il mondo di Twinsun è illuminato da due soli che non fanno mai calare la notte. Contrariamente alla nostra Terra, qui l’equatore è tra ghiacci perenni, dividendo nord e sud del pianeta di gioco da una coltre quasi invalicabile e dal clima pericolosamente estremo.

Le nostre avventure ci portano ad esplorare buona parte del mondo, ad affrontare diverse isole dense di forze di oppressione e di ribelli. Questi ultimi ci aiutano nei modi più disparati, ma bisogna anche fare attenzione a certi lealisti che non esiteranno a far scattare l’allarme o a denunciare la nostra presenza.

Trovo molto bello il dettaglio di non avere grandi aiuti a schermo o testuali. Le missioni o i passaggi da superare ci vengono suggeriti solo tramite dialogo. Se qualcuno ci offre aiuto e ci chiede di seguirlo, siamo liberi di farlo oppure no, con tutte le conseguenze del caso.

Una storia tutta da scoprire

Non c’è un solo modo per superare diverse le situazioni che ci ostacolano, ma i modi che ci vengono suggeriti aiutano molto a godersi la trama con il giusto grado di sfida e di tensione narrativa.

Narrazione, colpi di scena e attenzione per ambientazione ed altri dettagli (come gli interni di case e strutture) sono rari ed apprezzati. Sul fronte del mero “giocare” è giusto segnalare qualche piccola imperfezione occasionale sul fronte delle animazioni oppure nella risposta ai comandi. Tuttavia non ho mai riscontrato problemi tecnici talmente grandi da costringermi ad interrompere il gioco.

Per il suo tendere alla maniera di giocare del 1994, con una grande attenzione alle moderne tecnologie; per il suo stile più unico che raro, opportunamente trasposto trent’anni dopo l’esordio dell’originale; per la sua storia originale, divertente e – per me – mai banale; consiglio Little Big Adventure: Twinsen’s Quest a tutti coloro che faticano a trovare una bella storia originale, divertente ed emozionante.

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