Lost in Random: The Eternal Die è un videogioco d’azione e avventura in terza persona, con visuale isometrica dall’alto ed elementi roguelite. E’ sviluppato da Stormteller Games e pubblicato da Thunderful, che ringrazio per la gentile concessione del codice per la divulgazione. Disponibile dal 17 giugno 2025 su Steam, Switch, PlayStation 5 e Xbox Series.

Il Dado Eterno

Nel regno di Alea, torna il caos che la protagonista Aleksandra ed il suo dado Fortuna avevano tanto faticosamente combattuto e vinto nell’originale Lost in Random. Questa volta, però, la prospettiva cambia e Lost in Random: The Eternal Die prende più la forma di un roguelite con visuale dall’alto, come ci ha abituato il bellissimo Hades.

Lo scopo del gioco resta quello di salvare il regno dalle forze caotiche, che vogliono gettare nella confusione e nella disperazione tutto quanto. La protagonista, quindi, si affida ad armi da mischia o distanza, poteri attivi e passivi e l’inseparabile dado Fortuna, che possiamo usare come una granata ricaricabile molto particolare.

Come ogni roguelite che si rispetti, anche in Lost in Random: The Eternal Die si muore avanzando verso difficoltà di gioco più elevate. Ma la dipartita prematura del nostro alter-ego non è “game over”, è un nuovo inizio in un classico “uroboro” videoludico a cui ci hanno abituato tantissimo negli ultimi anni.

Come se fosse di Tim Burton

L’aspetto più affascinante di Lost in Random: The Eternal Die è quello stile tipico, quella scelta artistica che richiama il fascino delle produzioni cinematografiche di Tim Burton. Uno stile molto particolare che mi risulta tanto raro e di difficile reinterpretazione.

A mio modo di vedere le cose, gli sforzi di Stormteller Games per offrirci un gioco perfettamente riconoscibile, inconfondibile e con tratti che lo rendono fuori dall’ordinario sono notevoli.

Non solo colpisce l’aspetto visivo, ma anche l’aspetto sonoro, affidato ad una colonna sonora gradevole e ad effetti sonori che non mi risultano fastidiosi. Il flusso di gioco prosegue, instancabilmente, innescando il me il desiderio di gettare il cuore oltre l’ostacolo, oltre un’ultima porta, oltre un’ultima partita, prima di staccare.

Questo, per me, è il segno di un gioco che ha tutto al posto giusto per divertire e mai stancare.

Per tutti i gusti

Lost in Random: The Eternal Die, come già accennato più volte, è un videogioco d’azione e avventura con visuale isometrica. Non vi inganni la presenza dei dadi: si gioca in rigoroso tempo reale, come in Achilles: Legends Untold e tanti altri simili.

La protagonista, Aleksandra, si affida a quattro armi uniche, potenziabili e adattabili allo stile di ciascuno; ad enfatizzare la grande duttilità del gameplay, accorrono la presenza di reliquie elementali che offrono abilità speciali, oltre quindici carte abilità. Tutto è libermente gestibile, previo sblocco durante esplorazioni e raccolta di bottini speciali.

Ad ostacolare le nostre imprese, si oppongono trenta nemici diverso e quattro boss principali, disseminati in un sistema di gioco che si resetta ogni volta che moriamo prematuramente, rendendo ogni spedizione diversa da quella precedente.

Lost in Random: The Eternal Die, per la qualità e la quantità, per la cura dei dettagli e la pulizia del gameplay, anche e soprattutto rapportato al prezzo di vendita, si candida come miglior roguelite di quest’anno, tra quei (pochi) che fino ad ora ho provato. Consigliatissimo a chi ha amato Hades.

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