Star Overdrive è un videogioco di azione e avventura di ambientazione fantascientifica, sviluppato dallo studio italiano di Caracal Games e pubblicato da Dear Villagers. E’ disponibile dal 10 aprile 2025 su Switch e dal 19 giugno 2025 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series. Realizzo questo contenuto grazie alla mia community, che ha partecipato ad un sondaggio pubblicato sul canale YouTube omonimo a questo blog, e mi ha convinto ad acquistare questo titolo per curarne la divulgazione.

Hoverboard e Keytar per lasciare il segno

Star Overdrive ci pone nei panni del protagonista, Bios, che riceve un segnale di soccorso dalla sua amata Nous, scomparsa anni prima durante una missione scientifica. Senza pensarci troppo, Bios accorre in aiuto della ragazza e, dopo un atterraggio d’emergenza, si ritrova solo e armato di due strumenti chiave: un hoverboard ipersonico per esplorare il mondo aperto e una Keytar, un’arma musicale capace di manipolare la fisica e affrontare nemici.

L’hoverboard è un’elemento cardine dell’offerta di Star Overdrive, che può essere potenziato e personalizzato. Esplorando e superando gli incarichi secondari, possiamo raggiungere potenziamenti e personalizzazioni altrimenti impossibili da avere durante il normale proseguimento della storia.

Questo incentivo e questa maniera di premiare l’esplorazione, mi sono molto graditi perché danno un senso a quello che faccio. Personalmente non sono un amante dei giochi “open world”, tuttavia quando esplorazione e ricompensa sono ben congeniate, non posso che apprezzare, divertirmi e consigliare di provare il gioco.

La keytar, dal suo canto, è uno strumento musicale e un’arma che ci permette di eseguire mosse ai danni dei nemici ed azioni che possono aiutarci a superare situazioni, altrimenti, bloccanti. Infatti non mancheranno le occasioni in cui la manipolazione gravitazionale e la risoluzione di puzzle ambientali domineranno il momento di gioco, portando il giusto equilibrio tra momenti esplorativi e d’azione.

Tra Legend of Zelda ed Eureka Seven

Le ore trascorse su Star Overdrive, trascorrono senza pesare. Il cerchio composto da esplorazione, acrobazie per innescare potenziamenti dell’hoverboard, combattimenti degni del miglior Hi-Fi Rush e puzzle ambientali è di quelli che può soddisfare i più esigenti videogiocatori. Quelli che cercano originalità e freschezza del gameplay.

Mi hanno molto colpito lo stile grafico e la cura per i dettagli: un cel shading che usa sapientemente tratti di “china” e colori per rendere il titolo riconoscibile a prima vista e inconfondibile.

Molto bello l’accompagnamento musicale, che vira sul rock classico anni ’80/’90. Anche il doppiaggio è ben recitato. Ma quello che mi ha colpito più di ogni altra cosa è stata la sensazione di giocare un titolo di esclusiva Nintendo.

L’influenza di Legend of Zelda: Breath of the Wild mi sembra molto evidente, la libertà esplorativa e di gioco ha una chiara influenza dal titolo di Nintendo. La principale fonte di ispirazione artifica e narraviva, per ammissione degli stessi Caracal Games, riguarda l’anime Eureka Seven. Il setting fantascientifico ed un giovane e coraggioso avventurierio immerso in ambienti misteriosi ed ostili deve la sua origine dall’anime di studio Bones e Bandai Entertainment.

Una nota di colore voglio dedicarla al primo scontro con un boss: un verme gigante della sabbia che mi ha ricordato, inevitabilmente, quelli dei romanzi, dei film e dei videogiochi di Dune. Altro segno che la fantascienza regna sovrana tra i poligoni e le musiche di questo gioco.

Sono assolutamente convinto che, se fosse stato un titolo straniero, stampa e giocatori nostrani l’avrebbero trattato in altro modo e con peso diverso.

Star Overdrive è la prova giocabile che, un progetto creativo che si fonda su solide ispirazioni e vuole offrire sano divertimento senza troppi fronzoli, sia assolutamente vincente. Un discorso che vale tanto per Clair Obscur: Expedition 33 quanto per Star Overdrive e tanti altri.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In voga