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Killzone 2, noto sparatutto in soggettiva sviluppato da Guerrilla Games per Sony Playstation 3, è arrivato nei negozi nei primi mesi del 2009 ma è stato preceduto da un’attesa piuttosto grande, insieme ad aspettative veramente enormi, a causa di un maledetto filmato in computer grafica mostrato ben quattro anni prima e spacciato per “gioco in azione”.

La citata console nipponica vanta tante esclusive in tanti generi di gioco, ma per quanto riguarda gli sparatutto in soggettiva è sempre stata avara di buoni titoli. Anche il titolo di lancio, Resistance – Fall of Man, pur essendo molto interessante non ha mai potuto competere con l’egemonia della serie Halo dei lidi Xbox.

Pur avendo deluso le enormi aspettative createsi intorno, Killzone 2 si è dimostrato, per un buon semestre, uno sforzo tecnico non indifferente e a tratti uno dei migliori giochi di questa generazione. Si è dimostrato una spettacolare meteora, ha imposto buoni standard audio-visivi su fronte delle console e il suo successore – Killzone 3 – ha risolto quasi tutti i nei che facevano storcere il naso.

L’introduzione di questo bellissimo gioco è affidata ad una computer-grafica altamente definita e una regia che ricorda moltissimo i grandi classici della fantascienza cinematografica quali Starship Troopers e Star Wars.

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