Historical Introductions – Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge
Ventuno anni e non sentirli. Era il dicembre del 1991, e LucasArts, incoraggiata da critica e pubblico, guidata dal magnifico trio delle meraviglie: Ron Gilbert, Tim Schafer e Dave Grossman dava vita a quella che è comunemente ritenuta la miglior avventura grafica mai realizzata a memoria di videogiocatore.
Erano gli anni in cui la grafica poligonale era ben lontana dall’essere uno standard, le schede video godevano di ben 512 Kb quando venivano espanse e – almeno per quanto riguarda l’utenza Pc – si giocava a base di floppy-disk da 1,44 Mb, mouse e tastiera. Al limite c’erano i joystick oppure le cloches, non certo i pad della Nintendo (giusto per citare i più famosi).
Monkey Island 2, ancora oggi, fa scuola sul fronte della narrazione, della concatenazione degli enigmi, della logica degli stessi e detta sempre le linee guida generali in un genere che ormai, definire di nicchia, è eufemistico.
Nel 2010, ad un anno quasi esatto dal remake che coinvolse The Secret of Monkey Island, arrivò sulle piattaforme di digital delivery (Steam su tutti) e poi in versione retail, la “Special Edition” di questo fantastico gioco, una pietra miliare e un titolo entusiasmante ancora oggi, quando giocato, pur a vent’anni suonati dal suo esordio.
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