Chicken Police
Chicken Police è un gioco semplice e ben lontano dalle produzioni che mettono sotto torchio le ultimissime schede grafiche pubblicate. E’ un gioco, letteralmente, d’altri tempi. Le avventure a base di schermate da spulciare sono un retaggio dei ruggenti anni ’90 su computer e in questo caso sono affiancate da un’impalcatura di dialoghi e indagini su interrogatorio niente male.
La grafica è affidata a immagini statiche, o quasi. E’ tutto in bianco e nero, o quasi, e i protagonisti hanno il corpo umano ma le teste di animali della fattoria.
L’accompagnamento sonoro è quanto di più gradevole mi sia capitato di ascoltare negli ultimi anni. Il doppiaggio in inglese, infine, sembra affidato a professionisti del settore e sembra di assistere ad un film noir al cinema.
Se di note negative devo infine parlare, direi che i ritmi compassati, i lunghi dialoghi e le indagini da affidare a buone dosi di logica e deduzione non lo rendono un gioco universalmente accettabile. Aggiungo l’assenza di sottotitoli in italiano, che diventa un (triste) pretesto per non comprarlo per chi, la lingua d’Albione, proprio non riesce a masticarla.