Warhammer 40.000: Space Marine 2, oppure semplicemente Space Marine 2, è uno sparatutto in terza persona sviluppato da Saber Interactive sotto bandiera Focus Entertainment. E’ ambientato nel remoto futuro, oscuro e gotico, inventato nel 1987 da Games Workshop, per un gioco da tavolo con miniature dipinte a mano: Warhammer 40.000. E’ disponibile dal 9 settembre 2024 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series.

L’Imperatore Protegge

Nel Quarantunesimo millennio c’è solo guerra. La Galassia è stata quasi interamente colonizzata dall’Impero dell’Uomo. Questo è assediato dall’esterno, da forze aliene desiderose di sottometterlo; e dall’interno, da forze demoniache intente a demolirlo colpendo in profondità.

Per tenere sicuri i confini ed il cuore dei possedimenti imperiali, tramite ricerce e sperimentazioni genetiche, si dato vita agli Space Marines: esseri umani pesantemente modificati a livello genetico per renderli più forti, veloci, resistenti di qualsiasi altra creatura umanoide.

Senza perdermi in migliaia di caratteri per spiegarti e (ancor peggio) rovinarti il piacere della scoperta: una sanguinosa guerra civile/religiosa, che ha segnato gli ultimi diecimila anni di storia, trasformando l’Impero e gli Space Marines per sempre. Questa è ricordata come “Eresia di Horus” e ha portato al culto dell’Imperatore-Dio e quei super-soldati che conosciamo comunemente come Space Marines. In Space Marine 2 impersoniamo Titus, uno dei più valorosi Ultramarines.

La missione di Titus è quella di difendere i pianeti Kadaku, Avarax e Demerium dagli alieni Tiranidi e dai traditori “Thousands Sons”, che sono Space Marines votati a Tzeentch, divinità del Caos.

I Guerrieri di Ultramar

Contrariamente a quanto si possa pensare, il nome “Ultramarine” non indica qualcosa di oggettivamente superiore rispetto a tutti gli altri capitoli di Space Marine esistenti.

Una cosa è certa: agli Ultramarines si deve il codice cavalleresco “Codex Astartes”, che impedisce agli Space Marines di compiere azioni empie, deplorevoli, disonorevoli e dannose per l’Umanità.
Ultramar, inoltre, è il nome del sotto-settore galattico dove si trova il loro pianeta-casa: Macragge. E da cui il Maestro Capitolare Marneus Calgar guida i mille super-soldati ai suoi ordini.

Il nostro alter-ego, Titus, è un sopravvissuto alla battaglia del pianeta Graia, narrata nel prequel Space Marine del 2011, che ho particolarmente apprezzato e recensito qui. La sua sopravvivenza, però, è apparsa molto sospetta, perché chiunque altro al suo posto sarebbe morto oppure impazzito. Questo lo ha gettato in cattiva luce agli occhi degli Ultramarines, e adesso cerca riscatt, di lavare il disonore con azioni valorose.

Sfidando alieni sciamanti, traditori subdoli, sospetti e pregiudizi, il valoroso Titus cerca di salvare se stesso, i suoi confratelli guerrieri e tre pianeti dalla rovina. Tutto questo da una prospettiva in terza persona, armato delle più potenti tecnologie a disposizione degli Space Marines e incorniciato da un buonissimo comparo grafico. Senza dimenticare un notevole comparto sonoro.

Più delle musiche, però, mi ha colpito molto la cura per gli effetti sonori. Dare fuoco alle polveri dei fucili requiem, dei fucili al plasma o dei fucili termici offre una sensazione di rara soddisfazione. Specialmente al vedere le conseguenze di questa potenza di fuoco sui terribili nemici.

“Marciamo per Macragge”

Space Marine 2 offre una sequenza di missioni affrontabili in solitaria nei panni di Titus. Questi è sempre accompagnato dai confratelli Choran e Gadriel, che possono essere controllati da altri due giocatori. Ne consegue che Space Marine 2 possa essere interamente affrontato con due amici, offrendo una campagna cooperativa per tre persone: caratteristica più unica che rara.

A memoria, mi sembra che solo Halo, dal terzo capitolo, offra una cooperativa fino a quattro giocatori per la campagna principale. Questa singolarità, rende Space Marine 2 un videogioco unico nel suo genere. Escludo a priori giochi come The Division, concepiti espressamente per quel tipo di esperienza.

Già così, personalmente, Space Marine 2 è sorprendente. In più viene offerta una seconda campagna interamente cooperativa, che fa prendere le parti di una squadra di space marine che agisce parallelamente agli eventi vissuto da Titus. Questa modalità di gioco è interamente concepita per la modalità cooperativa e si chiama “Operazioni”.

Invece dei protagonisti della trama principale, possiamo scegliere una classe tra quelle disponibili e accumulare punti esperienza e prestigio ad ogni partita conclusa con successo. Le classi sono: Tattico, Assaltatore, Avanguardia, Baluardo, Pesante.

Ogni classe ha la sua peculiarità, può usare certe armi ed altri equipaggiamenti sono preclusi, esclusivi di altre specializzazioni. Tramite esperienza e prestigio, si sbloccano miglioramenti estetici per le armature e potenziamenti di classe e di equipaggiamento per diventare sempre più efficienti e più letali.

Non manca la modalità PvP, cioè “giocatore contro giocatore”, il classico multiplayer votato alla competizione tra appassionati, in classiche modalità di gioco di conquista del territorio o deathmatch.

“Coraggio e Onore!”

Space Marine 2 è uno sparatutto in terza persona vecchia scuola. Sono passati tredici anni dal suo predecessore ma non è passata l’impronta da generazione di videogiochi che fu quella del 2006-2013.

Mi sembra rivolto a videogiocatori e videogiocatrici che cercano puro divertimento e tanto relax. Un modo di videogiocare che si sta perdendo moltissimo negli ultimi anni, dove sono tutti troppo impegnati ad imporre forzatamente una visione, un’ideologia, un insegnamento.

Space Marine 2 è un videogioco propriamente detto, puro e semplice. Cesellato a regola d’arte, lineare ma mai noioso o banale. Soprattutto lo trovo divertentissimo. Divertente anche in compagnia: quella giusta, fatta di amici con cui ridere, scherzare e fare battute mentre si combatte e si spazzano via orde di nemici.

Chi conosce l’universo di Warhammer 40.000 può cogliere la cura, l’attenzione e la dedizione intorno a miriadi di piccoli particolari che fanno puro “fan service”. Perché il fan service non è solo sessuale, come qualcuno potrebbe pensare.

Per definizione, il fan service non ha nessun peso reale sulla trama, sulla comprensione e sul coinvolgimento generale. Space Marine 2 può essere giocato da chiunque cerchi divertimento spensierato. E, arrivato ai titoli di coda, se colpito dall’ambientazione, chiunque potrebbe iniziare un “viaggio” in quell’universo che può vantare – fra tanti primati – una produzione letteraria insuperabile oltre che decine di videogiochi di ogni genere: dalla strategia in tempo reale allo sparatutto più cooperativo.

Guarda qui il mio Gameplay!

2 risposte a “Space Marine 2 – Lo sparatutto vecchia scuola che aspettavo”

  1. […] passati su Doom o Monkey Island 2 e compagnia di LucasArts/Sierra assortita. Anche il recente Space Marine 2 è riuscito […]

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