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Warhammer 40.000: Darktide

Warhammer 40.000: Darktide è uno sparatutto in prima persona, con elementi da videogioco di ruolo, sviluppato da Fatshark per PC e Xbox Series. È disponibile dallo scorso 30 novembre e sembra riproporre quanto di buono è stato fatto in passato con Vermintide, ma con qualche valore in aggiunta.

Angeli della Morte

Warhammer 40.000: Darktide è ambientato nell’universo narrativo griffato Games Workshop e creato nel 1987. In origine è un gioco da tavolo con miniature tridimensionali, alte 32mm e da dipingere a mano.

Nel quarantesimo millennio, l’umanità ha conquistato diversi sistemi stellari e ha instaurato un Impero. Questo è guidato dall’Imperatore-Dio, miracolosamente sopravvissuto ad una feroce guerra civile e tenuto in vita da macchine che lo costringono a non abbandonare le sue spoglie mortali.

A difesa dell’Impero e dell’Imperatore si schierano la Guardia Imperiale e gli Space Marines. Questi ultimi sono super-soldati geneticamente modificati e potenziati in laboratorio, concepiti per contrastare le più potenti minacce aliene che popolano l’Universo e che minacciano di estinguere gli esseri umani.

In un contesto futuristico ma al contempo medievale, mistico e “gotico”, muovono i passi i personaggi che formano la squadra protagonista di Darktide. Un manipolo di reietti dell’Impero, sacrificabili pedine sfruttate da un’Inquisizione spietata e scagliati nei più letali recessi del pianeta Tertium, che rischia di essere disintegrato a causa della corruzione aliena dilagante.

È meglio morire per l’Imperatore…

Warhammer 40.000: Darktide si presenta con una grafica che lascia pochissimo spazio a margini di errore. Ambientazioni, modelli poligonali, animazioni sono di alto livello. Su PC, poi, il gioco è compatibile con le più moderne tecnologie quali DLSS di Nvidia e FSR di AMD. Va da sé che ci sia il pieno supporto al Ray Tracing per le schede che lo supportano.

Sul fronte sonoro, invece, troviamo da un lato il solito lavoro a regola d’arte sugli effetti. È già dai tempi di Vermintide che Fatshark ha dimostrato di saperci fare. Ma quello che mi ha stupito di più è la colonna sonora originale.

La cosiddetta, in gergo, Ost è affidata a Jesper Kyd. A molti di voi, questo nome, non dirà nulla. A me rievoca bellissime ore trascorse su Assassin’s Creed, Borderlands e Brute Force.

Che vivere per se stessi

Mouse e tastiera alla mano, Darktide riprende quanto di buono visto in Vermintide 2. La differenza, qui, la fanno le armi da fuoco ed in generale il “gunplay” decisamente efficace. C’è differenza tra usare un’arma leggera ed una pesante oppure un’arma da mischia o un “super-potere”. La sensazione totalmente diversa e ben ricreata, così come la “fisicità” del tutto.

Buone sensazioni anche quando si usano le abilità speciali dei personaggi. Questi sono lo Psionico, lo Zelota, il Veterano e l’Ogryn. Ciascuno può essere personalizzato tanto nell’aspetto quanto nel background narrativo. Immancabilmente si può personalizzare l’assetto di armi e abilità, così che anche una squadra di soli Ogryn possa – in qualche maniera – essere ben assortita.

Warhammer 40.000: Darktide può essere giocato tranquillamente in solitaria dall’inizio alla fine. Ma gli incarichi più ardui e la parte più divertente sono appannaggio di chi ha degli amici che possano affiancare nelle spedizioni su Tertium.

Analogamente a Destiny 2, anche qui ci si muove in ampie mappe tra incarichi principali e secondari. Non mancano neanche i momenti per le immancabili boss fight, che promettono di essere sempre epiche.

Sempre ispirandosi al looter shooter di Bungie, anche qui il bottino sarà fondamentale. E la storia promette di essere molto più profonda rispetto alle passate iterazioni firmate Fatshark.

Per l’Imperatore!

Warhammer 40.000: Darktide si propone come brillante esponente degli sparatutto cooperativo, che seguono la scia dell’antesignano Left 4 Dead ma non disdegnano di ammiccare a quel Destiny che ha fatto scuola.

L’ultima fatica di Fatshark ha tutte le carte in regola per ritagliarsi uno spazio nel cuore degli appassionati.

Oltre ad essere una splendida alternativa a Destiny 2, scalza a buon diritto Vermintide 2 e Back 4 Blood dalle cime di un ipotetico podio di questo sotto-genere. Senza dimenticare che mi sembra uno dei più riusciti titoli a narrare per bene tutta la violenza e la prepotenza di Warhammer 40.000, ancor meglio di Necromunda: Hired Gun.

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