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God of War Trilogy – parte I

 

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Una discutibile operazione commerciale regala all’utenza Playstation 3 un autentico pezzo da collezione

God of War è apparso, per la prima volta, il 22 marzo 2005 nel Nord America. Solo due mesi più tardi è arrivato nei migliori negozi d’Europa. Le premesse non erano delle migliori: a prima vista si trattava di quanto visto in azione nei celeberrimi Devil May Cry e Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo, cambiavano ovviamente l’ambientazione e il protagonista.

Fortunatamente gli studi Sony Computer Entertainment (SCE) di Santa Monica sono riusciti a realizzare ben più di banale clone: God of War si è prepotentemente inserito nell’Olimpo del genere “Azione/Avventura” dettando fin da subito nuovi standard qualitativi. Il passo verso God of War II fu molto breve, perché il clamore suscitato dal guerriero spartano Kratos fu di quelli che non si dimenticano facilmente.

Con l’avvento di God of War 3, esclusivo per Playstation 3, alla SCE hanno pensato bene di riprendere i primi due capitoli apparsi solo su Playstation 2, rimasterizzarli su supporti Blu-Ray ed infine migliorarli nella risoluzione grafica. Il risultato si chiama God of War Trilogy, che a dispetto della mera operazione commerciale garantisce agli interessati ben tre giochi ad un prezzo relativamente basso e una dose altissima di qualità e divertimento.

God of War: Il nuovo “Dio della Guerra”

Lungi da noi rovinarvi il piacere di scoprire personalmente ogni filo di questa storia mitologica originale. Qui basti sapere che il protagonista, come accennato, si chiama Kratos, viene da Sparta, e come ogni spartano vive per la guerra e il dominio sulle altre genti. Questo finché, durante l’ennesima battaglia campale, non viene sopraffatto dai nemici e va incontro a morte certa. Quando tutto sembra perduto, ecco che Kratos ha la “brillante” idea di affidare la propria anima ad Ares, il dio greco della guerra, se questi lo risparmia dal destino incombente.

Il dio dell’olimpo, in effetti, salva Kratos dal trapasso ma lo rende il suo burattino personale. A causa di ciò, lo spartano verrà accecato dalla volontà del suo padrone e arriverà a trucidare la propria famiglia senza nemmeno rendersene conto. Questo episodio da il “là” alle vicende di Kratos, che sfiderà il Fato, gli dei dell’Olimpo e ogni umana comprensione per vendicare la sua famiglia e per portare Ares (e le sue manie di grandezza) a più miti consigli.

God of War II: L’Olimpo non è più un posto sicuro

Kratos prende il posto di Ares ma non trova pace. Gli dei dell’Olimpo lo guardano con sospetto, Zeus addirittura congettura di ucciderlo alla prima occasione. Lo spartano, ovviamente, non ci sta e si mette in testa di abbattere, una alla volta, ogni divinità che si frappone tra lui e il re degli dei. Non mancano i colpi di scena, e al di là degli aspetti tecnici (che riassumeremo nel paragrafo seguente) la cosa che più impressiona la critica e il pubblico giocanti è che ogni cosa, in God of War II, è riuscita meglio che nel primo episodio. Generalmente è proprio il primo titolo di una serie a far breccia nei cuori e a garantire sorpresa e divertimento (è anche una legge del Cinema), ma in questo caso, come Tomb Raider II in passato, si assiste ad un autentico suclassamento su tutta la linea.

La Playstation 2 viene spremuta come un limone

Il primo God of War è tecnicamente discreto, grandi sforzi sono stati profusi per sfruttare ogni millimetro quadrato del Cell, il “cuore” della Playstation 2. Le movenze dei personaggi sono affidate al proverbiale “motion capture”, che garantisce fluidità e realismo, mentre gli effetti speciali e sonori sono frutto genuino della fantasia e della creatività degli studi SCE di Santa Monica. Il risultato è di tutto rispetto, la qualità complessiva di God of War stupisce tutti, ma è con l’avvento del secondo capitolo che si intuisce il sapore di “esperimento” che solo la prima avventura di Kratos possiede.

God of War II, infatti, è un piccolo grande miracolo tecnico: certuni stentavano a credere che la Playstation 2 fosse capace di raggiungere vette di qualità così sbalorditive. E’ vero, con esclusive quali Final Fantasy X o Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty se ne sono viste delle belle, ma qui siamo alle soglie di “alta definizione senza HDMI” (senza Ps3 e senza Xbox 360). God of War II è praticamente perfetto sotto ogni aspetto, la summa videoludica nel suo genere: l’action adventure.

God of War Collection: migliorare giochi praticamente perfetti

God of War Collection racchiude, in un solo disco Blu-Ray, i primi due God of War. I giochi sono, in tutto e per tutto, quelli datati 2005 e 2007, le uniche differenze risiedono nella presenza dei “Trofei” e in una maggiore qualità grafica.

Per quanto riguarda il primo God of War, i filmati di intermezzo realizzati con il motore di gioco sono tristemente in bassa risoluzione e in generale, durante il gioco, si nota parecchio che la trasposizione su televisori più grandi e ad alta definizione è forzata. God of War II, invece, esattamente come tre anni fa, è semplicemente sbalorditivo. Non solo la risoluzione, ma anche le texture e il sistema di illuminazione sembrano essere stati tarati verso nuove vette d’eccellenza. Sembra di giocare ad uno dei primi titoli apparsi per Ps3 e la cosa non può che far piacere agli occhi di chi guarda.

Gameplay sopraffino

Grandi risultati grafici non servono a niente, se vengono vanificati da un sistema di gioco macchinoso, noioso o poco stimolante. Fortunatamente, in ogni gioco targato God of War, menare fendenti con le armi a disposizione, schivare i colpi avversari ed evocare potenti incantesimi è tanto divertente quanto facile e intuitivo. La presenza di enigmi e prove di abilità sempre più difficili, d’altro canto, garantiscono il giusto stimolo per andare avanti, esplorare i livelli e scoprire rari potenziamenti.

Non era meglio la retro-compatibilità?

In generale, l’arrivo della God of War Collection al fianco del terzo ed ultimo capitolo della saga, è stata una splendida occasione di giocare due vecchie glorie del recente passato in alta definizione. D’altronde, però, non bisogna trascurare il fatto che si tratta sempre e comunque di un’operazione commerciale dal sapore estremamente controverso.

Non crediamo di sbagliare affermando che sarebbe stato meglio garantire la retro-compatibilità per tutti coloro che già su Ps2 avevano giocato e completato questi primi due capitoli. Ma alle impietose leggi di mercato, purtroppo, non possiamo quasi mai opporci. Qui ci limitiamo a parlare di quanto belli possono essere certi giochi e nel caso di God of War Collection non solo si tratta di giochi splendidi, ma possono essere goduti nello splendore dell’alta definizione.

Parte II

One thought on “God of War Trilogy – parte I Lascia un commento

  1. God of War, che gioco. Anzi, che saga. Sony, come scrivi giustamente tu, ha pensato bene, a fare per Ps3 il remake dei primi due capitoli.
    La retrocompatibilità sarebbe stata perfetta, ma commercialmente improponibile. Il discorso su questo aspetto si protrarrebbe all’infinito. Operazione commerciale o no, la trilogy di god of war è una cosa da avere. Uno e due (per ps2) sono stati eccellenti, il due come scrivi è la summa del videogioco su ps2.

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