PlayStation 5, si accettano scommesse
Come da copione, ogni volta che una console di generazione corrente supera i quattro o i cinque anni di età, iniziano le speculazioni e le congetture che riguardano la generazione seguente. Già da qualche tempo le news e le speculazioni riguardo alla PlayStation 5 si rincorrono e più andiamo avanti, più sarà esigenza comune sapere quando manderemo in pensione le (ottime) macchine da gioco che ci accompagnano dal novembre 2013. Anche Sony, per bocca del CEO di Sony Interactive Entertainment, annuncia che si stanno preparando per il grande passo da fare da qui a tre anni. Personalmente farò le mie considerazioni personali e tra un anno o due vedremo se ho sparato un mucchio di sciocchezze, ho preso qualche previsione oppure le ho indovinate tutte (cosa parecchio difficile).
- PlayStation 5 (o in qualunque modo sarà chiamata la nuova console dopo la PlayStation 4) dovrebbe essere annunciata da Sony in un evento esclusivo di Sony. Che sia una conferenza speciale come quella dello storico febbraio 2013 oppure una PSX (PlayStation Experience) da inquadrare a dicembre di questo stesso anno non saprei dire. Escluderei un annuncio all’E3, al Gamescon o al Tokyo Games Show. Qui scrivo una previsione densa di scaramanzia: secondo il mio modesto parere potrebbe essere annunciata nel febbraio 2020, durante una conferenza dedicata, cioè sette anni esatti dopo la prima presentazione di PlayStation 4, che ha portato molta fortuna e – soprattutto – molto bene agli affari di Sony nel mondo dei videogiochi.

- PlayStation 5 potrebbe essere più potente di PS4 di almeno quattro volte e prometterà di far giocare gli attuali giochi a 4K nativi e con stabili 60 frame per secondo. Forse anche di più. Qui sto dicendo un mucchio di ovvietà, mi rendo perfettamente conto, ma nessuno può venirci a dire che Sony voglia buttarsi a competere su un livello diverso, un livello che espongo nel prossimo punto.
- PlayStation 5 potrebbe puntare su nuovi standard di ibridazione. Cavalcando in scia al successo planetario di Nintendo Switch, Sony potrebbe entrare a gamba tesa su quel mercato – di fatto – monopolizzato da Nintendo e impiattare un’offerta dedicata più alla portabilità, al cloud gaming, alla realtà aumentata e alla realtà virtuale. Per fare questo basterebbe una macchina poco più potente di una Xbox One X, non certo un hardware da fare girare la testa. Una sorta di tablet (del tutto opzionale, non incluso. Se lo compra chi lo vuole) che funzioni come quello per Switch, con la differenza che ci portiamo dietro una PS5.
- PlayStation 5, tecnicamente, godrà di un’architettura (la famigerata x86 che è quella di un normalissimo computer) pressoché identica a quella di una PS4 ma con hardware molto più potente e al passo con i tempi. Nulla vieterà di rendere i giochi PS4 100% compatibili con PS5. Forse anche i joypad. Quasi sicuramente sarà compatibile PS-VR, il visore di realtà virtuale.

- PlayStation 5, con molta probabilità e fidandosi del suo amministratore delegato, verrà commercializzata tra l’ottobre e il novembre del 2020. Al più tardi nello stesso periodo ma del 2021, analogamente a quanto accaduto per la PlayStation 4. Il prezzo non sarà superiore a € 500,00 a meno che non si inventino una presenza hardware talmente importante e irrinunciabile da giustificarne un prezzo maggiore. Per la PS3 si giustificava il “tutto compreso”: lettore blu-ray in primis, ma anche ricevitore wi-fi e generoso hard disk. In barba alla super-economica Xbox 360 Arcade che non aveva né wi-fi né hdd (ma a quei tempi serviva relativamente a poco, ad inizio generazione).
Non ho la sfera di cristallo, non ho competenze in materie di marketing, non ho conoscenze nell’industria dei videogiochi o dentro Sony e – dettaglio non di poco conto – per molti sono uno che non ne capisce niente di videogiochi. Quello che avete letto più sopra è solo il frutto della mia fantasia, di mie considerazioni personali, di congetture, forse speranze. Quello che è certo è che la PlayStation 4 è sul viale del tramonto, analogamente a PS3 ci riserverà botti talmente belli da farmi chiedere se ci sia bisogno di una PS5 in tempi brevi.
Gli ultimi due anni, per noi videogiocatori, sono stati davvero spettacolari. La mia speranza è che non stiamo due anni a crogiolare tra remastered e remake in attesa di giochi originali, di nuova concezione o nuovi protagonisti del nostro passatempo preferito.
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Puntuale come uno svizzero, il sommo Quedex (ricordo ancora gli interessantissimi articoli su hardware di GMC) prende una spugna e lava, in parte, le castronerie da me ipotizzate. Su una cosa siamo d’accordo: una Ps5 ipotetica è quella che “se ne frega” del pezzo da soggiorno e pende per la portabilità.
http://it.ign.com/hardware/140424/feature/playstation-5-come-sarebbe-stata-nel-2019-e-come-sara-nel-20