Resident Evil 3
Resident Evil 3 è un videogioco d’azione e survival horror in terza persona. È sviluppato e distribuito da Capcom ed è disponibile su Steam, Xbox One e PlayStation 4. Può essere giocato in retrocompatibilità su Xbox Series e PS5, ma una versione esclusivamente pensata per le nuove console di Sony e Microsoft arriva entro il 2022.
Bene ma non benissimo

Resident Evil 3 è il remake dell’omonimo titolo arrivato nel 1999 sulla prima PlayStation. Mette noi giocatori nei panni di Jill Valentine durante le ultime ore di Raccoon City.
Jill deve scappare dalla città senza lasciare indietro i superstiti che incontra. In più deve sopravvivere agli assalti del possente Nemesis, che semba avere un unico scopo nella vita: estingue la squadra S.T.A.R.S.
Per chi non lo sapesse, è la stessa squadra di ricognizione che, nel primo episodio, trova Spencer Mansion e inizia a mettere i bastoni tra le ruote della Umbrella Corporation.

Resident Evil 3 riprende il motore grafico rodato e splendido che Capcom ha realizzato per le sue produzioni: RE Engine. È lo stesso cuore che pulsa sotto i poligoni di Resident Evil 7 e sequel diretto, ma anche sotto alla grafica del remake di Resident Evil 2.
Al di là della grafica impressionante e del sonoro coinvolgente, però, c’è qualcosa che sembra essere stato perduto. Le premesse incoraggianti, che avevo provato durante la demo, non sono state del tutto soddisfatte al raggiungimento dei titoli di coda.
Lunga vita al RE Engine

Il lavoro svolto sul fronte grafico e sonoro di Resident Evil 3, come accennato prima, mi lascia a bocca aperta. La qualità grafica e sonora non le metto in discussione, mi impressiona anche la notevole scalabilità del motore di gioco, che può essere riprodotto con un hardware non all’ultimo grido.
A livello di contenuti, però, forse viziato troppo dallo splendido lavoro svolto per Resident Evil 2, sono rimasto un po’ deluso. Da un lato sono venute a mancare un paio di ambientazioni iconiche, dall’altro è stato reso tutto molto più coerente e fluido. La sensazione di incappare in “perdite di tempo” è ridotta all’osso.

Forse i ritmi di gioco sono sostenuti portano troppo in fretta ai titoli di coda. Forse ci sono troppe scene di intermezzo che mi tengono lontano dal “gioco giocato”. Forse il voler offrire una modalità multigiocatore simile a quella di Dead by Daylight ha tolto tempo e risorse al versante single-player.
Resta il fatto che siamo lontani dalla realizzazione di una modalità solitaria sontuosa, come il remake del prequel.
Per i fan di nuovo corso

Resident Evil 3 delude quelli che, come me, hanno adorato ogni secondo giocato in Resident Evil 2. Ma sarebbe ingiusto bocciarlo a priori, perché la qualità di realizzazione è fuori discussione ed il gioco si presta anche ad essere rigiocato dai completisti e dai perfezionisti.
Recuperato in sconto, poi, vale ogni centesimo speso. L’annuncio di una patch di potenziamento grafico che vada a sfruttare al meglio le ultime schede grafiche in commercio non fa altro che tenerlo al passo dei tempi.
Non sarà migliore di Resident Evil 2, né il migliore di tutti. Ma Resident Evil 3 è certamente un titolo imperdibile per chiudere il cerchio dei tre remake di una saga di videogiochi comunque memorabile.
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