Cats and Other Lives
Cats and Other Lives è un videogioco d’avventura punta-e-clicca in terza persona, in pixel art, sviluppato da Cultic Games, pubblicato da Mapie Whispering Limited ed è disponibile su Steam. Conosciamo Cultic Games per l’interessante e “Lovecraftiano” Stigyan: Reign of the Old Ones. Ma è con quest’ultimo sforzo creativo che gli sviluppatori uniscono il diletto dell’intrattenimento ad una buona causa.
Parte dei ricavi di Cats and Other Lives, infatti, verrà devoluto ad associazioni che si preoccupano di finanziare delicati interventi chirurgici che possano salvare la vita a pelosi bisognosi.
Alla scoperta della famiglia Mason

Cats and Other Lives narra le vicende della famiglia Mason dal punto di vista privilegiato di Aspen, il gatto che apparteneva al vecchio capo-famiglia. La scomparsa di questi, a seguito di una lunga battaglia contro il cancro, spinge la famiglia a riunirsi per il cordoglio e il funerale.
La forzata riunione familiare, tuttavia, scatena azioni e reazioni inaspettate. Quella che sembra una famiglia coesa nasconde, in realtà, grandi misteri. Misteri che solo Aspen può svelare, grazie ai suoi sensi da gatto.
Punta-e-clicca contestuale

Cats and Other Lives sviluppa le sue trame ponendo il giocatore al controllo di Aspen il gatto. Non può parlare con gli esseri umani, coerentemente, ma può ascoltare, origliare, interagire in altri modi.
Aspen può miagolare, graffiare, saltare, ribaltare, spingere. esaminare da vicino e tanto altro. Ogni azione è contestuale, quindi non dobbiamo perdere tempo a capire la maniera corretta di interagire come accadeva negli anni ’90 con l’interfaccia SCUMM di LucasArts.
Non mancano le occasioni in cui mettere in moto dei semplici ragionamenti logici, memorizzare semplici sequenze e quanto basta per tenere sveglia la mente.
Pixel art al servizio della narrazione

Cats and Other Lives si affida ad uno stile spiccatamente pixel art. Quello che mi ha colpito più a primo impatto sono stati la qualità dei fondali, il level design e la qualità delle animazioni.
I dialoghi si affidano a testi (non localizzati in italiano) che riescono a trasmettere la personalità di chi parla. Quando si esprime un vecchio amico del defunto, colto ed elegante si legge un modo di esprimersi preciso. Quando parla un bambino vivace si nota.
Quando è il turno di una ragazzina in fase puberale si avverte. Quanto interviene una domestica di origini ispaniche è palese, anche nella semplicità di lessico che adotta. C’è differenza tra una signora borghese sposata, con due figl ed una più giovane e solitaria.
L’ottima caratterizzazione dei personaggi, che compongono la grande e misteriosa famiglia Mason e della storia in generale, è ciò che accresce il valore di questo titolo spiccatamente narrativo.
Finte storie al servizio di veri bisogni

Una delle cose che mi ha spinto a chiedere un codice per la recensione di Cats and Other Lives è stata la visione di uno dei trailer di annuncio. In uno di questi, gli sviluppatori hanno annunciato che parte dei profitti raccolti dalla vendita del gioco vengono destinati a pagare le cure e gli interventi più delicati, per salvare le vite di gattini bisognosi.
Per me è un ulteriore valore aggiunto, un virtuosismo non da poco, un voler unire la forza narrativa a quella della generosità. In un mondo fin troppo avaro, cinico e spietato, adottare questo tipo di raccolta fondi per una buona causa non mi sembra una strada sbagliata.
Humble Bundle è stato uno dei primi servizi che ho conosciuto, a conciliare il bello di acquistare i videogiochi con l’utilità di devolvere tutta o parte della spesa in beneficienza.

Cats and Other Lives è un’avventura punta-e-clicca in pixel art dal sapore dolcemente anni ’90, che offre una storia intrigante e personaggi ben caratterizzati.
È un’opera realizzata a regola d’arte, non è banale né dozzinale, che vuole trasmettere messaggi profondi, che spingono alla riflessione. Trasuda passione da ogni pixel e da ogni schermata.
Acquisto consigliato a tutti gli appassionati di avventure grafiche in terza persona e per tutti coloro che volessero contribuire all’aiuto di gattini bisognosi.