Sifu
Sifu è un videogioco d’azione e picchiaduro di scorrimento in terza persona, sviluppato da Slocap e pubblicato da Kepler Interactive. Disponibile dall’8 febbraio 2022 su PlayStation ed Epic Games Store, è stato poi raggiunto dalla versione Switch dell’8 novembre 2022. Finalmente, dal 28 marzo 2023 è disponibile anche su Steam e Xbox Series.
Il maestro muore

In una notte tempestosa, l’allievo ribelle Yang è accompagnato da quattro suoi pari e assalta il tempio di un maestro (Sifu, in cantonese, significa maestro) di Kung-Fu. Al termine dell’assalto, Yang ed il suo Sifu si affrontano senza esclusione di colpi e quest’ultimo ha la peggio.
Impotente spettatore di tutto questo è il più giovane allievo del Sifu. Questi è l’alter-ego di noi giocatori, e perseguirà la sua vendetta al raggiungimento della maggiore età. Yang e i suoi quattro “cavalieri” devono morire.
Lunga vita al maestro

Tecnicamente parlando, Sifu si presenta con Unreal Engine di quarta generazione. Visivamente mi ricorda molto i picchi artistici toccati da serie televisive tipo Arcane. Il sonoro è affidato a Howie Lee, artista cinese che – mi vien da pensare – abbia firmato un piccolo capolavoro di colonna sonora.
Le animazioni, il doppiaggio e gli effetti sonori sono fatti a regola d’arte. Fin dalle prime battute siamo chiamati ad eseguire delle spettacolari coreografie d’arti marziali. Nulla mi sembra lasciato al caso e tutto concorre per ammettere che, Sifu, sia un titolo solido e che non manca di nulla.
Lunga vita in senso lato

Lo scopo del giocatore è quello di farsi strada fra un livello e l’altro, mettendo al tappeto gli sgherri della Malavita che protegge Yang, oltre che i suoi quattro luogotenenti.
Sifu, tuttavia, non è una passeggiata di piacere. A livello di difficoltà standard o superiore, è facile finire a tappeto e completare la partita prima dei titoli di coda. Quel che rende il cammino di vendetta interessante, è un artefatto che ci permette di tornare in vita.
Tuttavia invecchiamo di un anno per ogni volta che finiamo per mangiare la polvere. Dai 20 anni ci svegliamo sui 21. Se ci accoppassero subito dopo invecchieremmo di altri due anni. Altro k.o. e altri tre anni sul groppone. I capelli iniziano ad ingrigirsi, le righe a calcarsi, diminuiscono i punti salute a disposizione ma aumenta l’efficacia dei colpi.
Ogni fallimento è insegnamento

Abbattere i nemici ci fa guadagnare punti abilità. Tra un k.o. e l’altro ne accumuliamo un bel po’ e possiamo spenderli, prima di tornare in vita, per sbloccare nuove combo, colpi speciali ed altri assi nella manica.
Un minimo di esplorazione dei livelli (piuttosto lineari) ci fa scoprire delle statuette di giada, da cui sbloccare alcune abilità passive. Da qui possiamo scegliere se migliorare i punti ferita, l’equilibrio che ci serve per combattere, l’efficacia di certi colpi ed altro ancora.
Maestro di nome e di fatto

Per mia personalissima opinione, pur arrivando su Steam ed Xbox in colpevole ritardo, Sifu arriva nella sua forma definitiva e migliore e a prezzo abbordabile. È certamente uno dei migliori esponenti della sua generazione, un picchiaduro di scorrimento tanto raro quanto bello, sfidante e ben fatto.
A meno di qualche idiosincrasia con il genere, l’averlo già completato su piattaforma o client diverso da Xbox e Steam, ci sono ben poche scuse per lasciarsi scappare quella piccola, grande, perla dello studio Slocap.
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