Fort Solis è un videogioco d’avventura in terza persona, sviluppato da Fallen Leaf e Black Drakkar Games sotto bandiera Dear Villagers. A dispetto del publisher che lo assiste nella distribuzione su Steam e PlayStation 5, Fort Solis è una produzione indipendente che è arrivata sugli scaffali digitali il 22 agosto 2023.
Allarme manuale ricevuto

Jack Leary è un tecnico di manutenzione di stanza su Marte e a poche ore dalla fine del proprio turno di lavoro. D’un tratto il suo terminale di servizio riceve un insolito segnale di richiesta di soccorso da parte di Fort Solis, una stazione spaziale poco distante.
Non sarebbe neanche tanto strano, se non fosse che in tutti i suoi anni di lavoro su Marte, Jack non ha mai visto né ricevuto un allarme di tipo manuale.Una persona, non un sistema computerizzato, ha volontariamente mandato un segnale di soccorso e questo basta per preoccupare il protagonista e la sua collega Jessica Appleton.
Jack decide di fare strada verso Fort Solis per scoprire che la base è in pieno lockdown. Subito dopo apprende che il personale di servizio ha abbandonato la struttura senza motivi apparenti.
Bastano pochi minuti di esplorazione per comprendere che, a Fort Solis, qualcosa è andato tremendamente storto. Intanto, una tempesta devastante imperversa fuori dalla base, impedendo a Jack di tornare dai suoi.
La notte è appena iniziata e Jack deve superarla, ben sapendo di non essere solo né al sicuro.
Motore irreale di quinta generazione

Fort Solis si fonda sulle possibilità e capacità tecniche di Unreal Engine 5.2. Una delle ultime versioni del più famoso motore grafico che accompagna le generazioni di videogiochi, porta in dote un sistema di luci ed ombre all’avanguardia. Ma quello che mi ha colpito maggiormente è la precisione e la verosimiglianza delle animazioni dei personaggi, soprattutto le animazioni e le espressioni dei volti.
L’interpretazione di personaggi principali e comprimari è affidata ad attori e doppiatori professionisti di sicuro spessore. Il cast principale è composto dal trio Roger Clark (Arthur Morgan in Red Dead Redeption 2), Julia Brown (The Alienist, Foundation) e Troy Baker (decine di interpretazioni tra cui Joel Miller in The Last of Us, Sam Drake in Uncharted 4).
È stata una sorpresa, per me, constatare che l’altissimo livello di dettaglio dei personaggi, non è limitato ai soli protagonisti, ma anche alle comparse e ai personaggi secondari.
Una serie tv tutta da giocare

Taglio la testa al toro e vado subito al dunque: Fort Solis è un’esperienza televisiva/cinematografica di sicuro impatto e altamente intrigante. Non ti traggano in inganno le immagini e i trailer: siamo ben lontani da Dead Space e Callisto Protocol come modo di giocare.
Fort Solis segue la scia di Quantic Dream e dei suoi Heavy Rain, Beyond: Two Souls, Detroit: Become Human per quel che riguarda l’aspetto e la cura cinematografica delle scene. Noi giocatori vediamo tutto dalla prospettiva in terza persona, come se fossimo il cameraman del personaggio controllato.
Nelle sequenze più drammatiche, come la fuga o la corsa, restiamo spettatori/cameraman e al limite possiamo intervenire con un generoso quick time event.
Il tutto mi fa pendere per l’affermazione che, oltre a Quantic Dream, siamo dalle parti delle serie Telltale Games (il recente The Expanse, per esempio ne condivide il fronte fantascientifico).
Il gioco, suddiviso in capitoli, alterna fasi di ponderata esplorazione, dai ritmi rilassati e sempre accompagnata dal carisma degli attori. Questi commentano stanza per stanza, parlano tra di loro, esprimono i loro pareri quando troviamo video, registrazioni e documenti che dipanano, minuto dopo minuto, il mistero di Fort Solis.
Narrazione e piano sequenza al potere

Quando giochiamo a Fort Solis stiamo accompagnando/impersonando il protagonista in un lungo piano sequenza.
Il piano sequenza, cito testualmente la definizione, è una tecnica cinematografica che consiste nella modulazione di una sequenza (un segmento narrativo autonomo) attraverso una sola ripresa, senza soluzione di continuità.
In parole estremamente semplici e riassuntive: è sostanzialmente la stessa, identica, scelta narrativa che ha strabiliato tutti negli ultimi God of War di Santa Monica Studio.
La differenza con la celebre esclusiva Sony, sta tutta nell’assenza di elementi da videogioco di ruolo e scene d’azione che coinvolgono direttamente il videogiocatore.
In Fort Solis siamo più spettatori che combattenti. La trama viene raccontata attraverso i già citati video, audio, documenti e commenti dei protagonisti. Non mancano le scene drammatiche, ma non siamo chiamati ad interpretarle, solo ad assistere.
La narrazione parte lenta e la tensione va crescendo, insieme all’inquietudine e alla sempre più concreta consapevolezza di addentrarci in un abisso fatto di follia, di orrore mentale. La sensazione di videogiocare un romanzo di H.P. Lovecraft o un film di John Carpenter è palpabile fin dai primi istanti.
Agli amanti della grafica di ultimissima generazione, delle serie TV ad alto tasso di tensione e thrilling, agli appassionati di fantascienza e temi “mentali”, Fort Solis piacerà un mondo. Tutti gli altri continueranno a rigiocare Dead Space e Callisto Protocol senza rimpianti.






Scrivi una risposta a I migliori videogiochi da giocare ad Halloween – Parte 01 – La Decima Arte Cancella risposta