E3 2015 – I titoli più promettenti secondo me
Nel momento in cui sto scrivendo mi manca soltanto la visione della conferenza Nintendo per l’E3 di Los Angeles di quest’anno. Per chi si ritenesse appassionato di videogiochi senza sapere cosa sia l’E3, basta dire “la più importante fiera del settore dell’intrattenimento interattivo e delle nuove tecnologie” che ogni amante di videogiochi dovrebbe conoscere.
Questo sarà un articoletto di una manciata di righe per ricordare quali giochi mi abbiano impressionato di più in queste giornate di giugno 2015. Non sarà una classifica né metterò i giochi in un ordine particolare. È una semplice carrellata di quello che mi ha positivamente colpito e su cui le aspettative mie si fanno alte. Infine indicherò il gioco che più di tutti quelli che si trovano qui ho voglia di provare con genuina curiosità per scoprirne il feeling.
È fuori da ogni dubbio che tutti i giochi qui presenti, che siano acquisti del “Day-One” oppure no, andranno a riempire la mia collezione. Iniziamo.
Halo 5: Guardians
Più lo vedo in azione, più ne sento parlare e più ne leggo informazioni, più mi convinco che il quinto Halo sia un gioco che – nella sua serie – potrebbe divenire definitivo, nuova pietra di paragone e nuovo tassello evolutivo in uno sparatutto che considero tra i più meritocratici e ben fatti di sempre in ambito console. Non dimentico, infatti, che Bungie e Halo (il primo) hanno avuto il merito di sdoganare gli Fps su console, con un salto di qualità vertiginoso. Halo 5 sembra ereditare tutto il meglio dei predecessori e portare in dote nuove vette di eccellenza. Ho provato anche la Beta Multiplayer qualche mese fa e mi ha impressionato positivamente.
Ghost Recon: Wildlands
Sulle prime non riuscivo a decifrarlo. “Just Cause sponda Ubisoft?”, “Uno spin-off di Splinter Cell?”. Mi ha tratto in inganno la natura open-world e la visuale in terza persona. Al di là del mero titolo identificativo, quel che resta è l’enorme impressione che mi ha fatto Wildlands, che sembra già un titolo massiccio e ben fatto. Peccato che fino alla sua uscita ci sarà il beneficio del dubbio: quanto di vero ci è stato mostrato? E quanti downgrade e quanti tagli subirà il povero Wildlands prima della pubblicazione a causa del pessimo gusto di Ubisoft di farci odorare qualcosa che non è il risultato finale sperato?
Mirror’s Edge: Catalyst
Il pre-quel (perché di questo si tratta) di uno dei titoli più sottovalutati e bistrattati (dalle masse) nella scorsa generazione si presenza snello, veloce e almeno in apparenza avvincente. Nella speranza che non si affidi ad Asia Argento il doppiaggio di Faith – la protagonista del gioco – Mirror’s Edge: Catalyst entra di diritto nella mia “top” e nella mia lista dei desideri. Poco altro da aggiungere.
Star Wars: Battlefront
Nonostante i confronti impietosi che ho letto in giro per la Rete con i suoi illustrissimi predecessori (a livello di contenuti questo qui prende botte da orbi da tutti i lati) vedere le battaglie su Hoth e Tatooine in prima/terza persona mi ha estasiato. Se è tutto vero quello che è stato mostrato, fra grafica e – soprattutto – sonoro avrò fra le mani un signor Fps che mi farà dimenticare gli ultimi anni passati a sbadigliare su Call of Duty e Battlefield. E poi – cribbio – è Star Wars!!!
Rise of the Tomb Raider
Fra tutti i giochi che sto annoverando qui, Rise of the Tomb Raider si profila come quello che – pur essendo un sequel – somiglia tanto (troppo?) al predecessore. Ma dal momento che Tomb Raider 2013 lo considero il miglior gioco di quell’anno, mi viene naturale metterlo fra i top ed attenderlo come se non ci fosse un domani.
Horizon: Zero Dawn
Poco da dire su questo qui perché ne so veramente poco. Ma è una delle nuove IP presentate da Sony e griffate Guerrilla Games che mi ha impressionato di più: ambientazione post-post-apocalittica, simile Jurassic Park, open-world e chissà cosa d’altro ancora! Se mi lasciano creare il personaggio come dico io siamo a cavallo ma non ci metterei mani sul fuoco. Ci vedo bene anche una bellissima modalità cooperativa a due, massimo quattro giocatori.
Yoshi’s Woolly World
La conferenza Nintendo mi ha lasciato molto perplesso. Quello che ho gradito di più è stato Yoshi: Wooly World, che tanto mi ha ricordato Little Big Planet (ma che ho scoperto essere quest’ultimo a copiare Yoshi, e ci mancherebbe…). Un platform ben fatto e ben colorato: ho visto questo e mi è piaciuto abbastanza.
Nier Project
Nier fa parte di quel gigantesco calderone dei “prima o poi ti giocherò e ti completerò” che mi ha sempre affascinato ma che per un motivo o per un altro non sono mai riuscito a godermi per bene. Ne parlano bene troppe persone per lasciarselo scappare e la presentazione di questo progetto legato a quella che dovrebbe delinearsi come una saga non mi ha lasciato indifferente.
For Honor
Il sottospecie di MOBA di Ubisoft che unisce Cavalieri, Vichinghi e Samurai nella stessa ambientazione, a darsi battaglia PvE o PvP per l’onore, la gloria e il divertimento mi ha decisamente convinto. Non vedo l’ora di provarlo. Più delle parole vi lascio alla visione del video di gameplay mostrato all’E3.
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