Little Nightmares si presenta come un platform classico, con semplici elementi di logica e situazioni in cui il ragionamento ha la meglio sulla velocità di esecuzione. Si affida ai poligoni e ai giochi di luci ed ombre dell’Unreal Engine 4 e si può giocare su Steam, su PlayStation 4 e su Xbox One.

Dopo i fasti di Tearaway, insomma, Tarsier Studios torna a far parlare di sé con questo gioco tanto breve quanto intenso. Molto allegorico da una parte e molto ermetico dall’altra, con luoghi, persone ed entità non perfettamente spiegate o giustificate, che lasciano spazio alla libera interpretazione. Molto gradevole da vedere, seppure semplice. Non scade mai nel banale ed ogni ambientazione è ricostruita minuziosamente. I giocatori più sensibili saranno in grado, quasi, di percepire freddo, umidità, paura e ansia mentre giocano.

Il gameplay si affida a stilemi estremamente classici e rodati, tipi dei platform degli anni ‘80: si procede da sinistra a destra con poca licenza di andare su e giù oppure in senso opposto. Six, la protagonista, è fragile, lenta, debole, ma grazie alla nostra intelligenza e alle nostre intuizioni può sopravvivere. E quando gli ambienti si fanno troppo oscuri può affidarsi alla tenue fiamma di un piccolo accendino. Six può camminare, correre, scalare, tirare, spingere, raccogliere e scagliare poco lontano e non può far nulla contro tutte le minacce che le si parano di fronte: più veloci, più grandi, più forti di lei in ogni aspetto meno che l’intelligenza.

Little Nightmares è un gioco alla portata di tutti, ma non è un gioco per tutti. Non si spara, non è psichedelico, è adrenalinico ma non vertiginoso, i ritmi sono lenti e ragionati, non ci sono spiegazioni prolisse e lunghe scene di intermezzo, non ci sono dialoghi. E’ un piccolo viaggio negli incubi di una bambina di nove anni, che deve fuggire da un infernale ristorante in cui si mangia in eterno, come in un girone dantesco.

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8 risposte a “Little Nightmares”

  1. […] Little Nightmares (serie): Il primo episodio è un piccolo viaggio negli incubi di una bambina di nove anni, che deve fuggire da un infernale ristorante in cui si mangia in eterno, come in un girone dantesco. […]

  2. Ciao Aurenar!
    Questo gioco è davvero stupendo, sono d’accordo con te! Mi era piaciuto talmente tanto che l’ho giocato tre o quattro volte! È vero che non è lunghissimo, ma secondo me ha la durata perfetta. L’ansia ti accompagna dall’inizio alla fine, non ti molla mai, e riesce a catturarti con un’intensità incredibile.

    Mi ha fatto un po’ tornare indietro nel tempo, a quando da bambina cercavo di vedere i film horror di nascosto, anche se i miei non volevano. Mi rifugiavo nel locale delle console e della TV, e poi non riuscivo più a dormire per l’ansia! Finiva che, nel cuore della notte, andavo a infilarmi nel letto dei miei, spaventata ma felice di essermi goduta quella tensione.

    Little Nightmares mi ha riportato proprio quelle sensazioni, con quell’atmosfera unica e inquietante che lo rende un piccolo capolavoro. Anche dopo averlo giocato più volte, so che potrei rifarlo altre cento volte e l’ansia mi colpirebbe ogni volta allo stesso modo. Sarà per l’ambientazione, i colori cupi o i suoni così ben curati… è davvero stupendo! xD

    Ciao ciao ^^

    1. Ciao Marta!
      Prima di ogni cosa ti ringrazio per la lettura e per il commento. Trovo sempre bellissimo leggerti e leggere i tuoi aneddoti o le tue esperienze da bambina o da videogiocatrice e mi fa sempre piacere imparare qualcosa di nuovo dai tuoi punti di vista.
      Che Little Nightmares abbia la durata giusta sono d’accordo! E’ quella che definisco un’esperienza breve ma intensa, ma senza alcuna accezione negativa. E’ giusta, dalla durata perfetta come dici tu stessa 🙂

      Io ho un rapporto diverso con i film horror, da bambino sempre visti in compagnia: spaventosi sempre, incubi assicurati, ma erano ancora più assicurati giocando in solitudine e al buio i primi Alone in the Dark XD
      E alla fine passavo notti insonni oppure sonno agitato, svegliandomi di mattina prestissimo, a causa di qualche incubo ^^U

      Concordo pienamente con te: atmosfera unica, inquietante, ansiogena. E’ in dubbiamente il piccolo grande capolavoro di Tarsier Studio ai miei occhi. E resta insuperato per molti aspetti. Un gioco davvero stupendo che chiunque dovrebbe provare almeno una volta!

      Grazie ancora per il bellissimo commento e i bellissimi spunti di riflessione! A presto!

      Ciao ^_^

      1. Ciao Aurenar, grazie mille per la tua risposta al mio commento :))) Oramai giro nel tuo blog tra un mese o anno all’altro xD Ma mi piace così ^^ Scopro giochi nuovi o giochi già giocati ed è bello sapere cosa ne pensi. :)))

  3. […] Recentemente sono rimasto rapito da un’esperienza simile, quella dell’italianissimo e splendido Vesper. Planet of Lana mi ha ricordato anche lui. Un po’ più indietro nel tempo ho giocato piccole perle quali Limbo, Inside, White Shadows, Little Nightmares. […]

  4. […] antropomorfa dalla testa di corvo. A parte la testa, sembra di controllare la protagonista di Little Nightmares. A differenza dal gioco di Tarsier Studios, però, qui i movimenti sono limitati al procedere verso […]

  5. […] appannaggio degli appassionati PlayStation 4, presto arriverà su Steam. Ricorda moltissimo Little Nightmares come impostazione di gioco, ma è ben lontano dall’essere un gioco orrorifico e […]

  6. […] si affida ad uno stile monocromatico, che mi riporta alla mente Limbo e Little Nightmares. A differenza del gioco di Playdead Games, e in maniera del tutto analoga a quello di Tarsier […]

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