Dishonored 2
Dishonored 2 è uno stealth game in prima persona. E’ un gioco che fa dell’infiltrazione, del sotterfugio, dell’esplorazione pacata e l’esame dell’ambiente i suoi massimi punti di forza. Ci chiama ad impersonare Corvo Attano oppure Emily Kaldwin: il primo è decisamente più votato all’infiltrazione anche per merito di poteri che – letteralmente – lo teletrasportano oppure lo rendono capace di fermare il tempo. La seconda, pur potendo arrivare ai titoli di coda di una storia memorabile senza torcere un capello a qualcuno, è decisamente più incline ad usare la forza letale, sebbene come estrema risorsa, e le sue abilità sono lì a dimostrarlo.
Affrontare Dishonored 2 come se fosse un Doom o un Call of Duty è quanto di più errato si possa fare, come concepire il suo acquisto nell’ottica di mettersi in collezione una valida alternativa a sparatutto d’azione di stampo di più classico.
La prospettiva in prima persona non tragga in inganno: Dishonored 2 non è uno sparatutto nel senso letterale del termine, non chiama ad uccidere tutto quello che si muove a schermo, sebbene ne offra la possibilità.
Dishonored 2 è una storia tutta da scoprire, il tutto dal punto di vista dei protagonisti: personaggi a tutto tondo che si evolvono sia durante il passaggio “prequel/sequel”, sia durante le avventure vissute in questo titolo. La possibilità di arrivare alla fine del gioco con una Emily Kaldwin cinica e spietata, che getta la propria ombra di terrore su un territorio soffocato e morente ne è un altro brillante esempio.
“Possibilità” è la parola chiave di Dishonored 2, che ne offre davvero decine e decine, come le ore di gioco promesse (almeno 20 per la prima run, tempo che si raddoppia e moltiplica perché ogni partita avrà sempre più dettagli da fornire).
Sebbene garantisca anche quella di sparare e dilaniare tutto quello che vi sbarra la strada accettate un consiglio: consideratelo uno stealth game. Noi lo consideriamo una nuova pietra miliare nel suo genere e di stile, perché ne ha da vendere. Il degno erede del primo Dishonored è tra noi, ed oltre a quella raccoglie l’eredità di Thief: The Dark Project del 1998 nel migliore dei modi possibili.
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