Original Soundtracks – Elite: Dangerous
La colonna sonora originale di questa settimana appartiene a quello che, molto personalmente, reputo il miglior videogioco sandbox di fantascienza degli ultimi vent’anni, Elite: Dangerous. Non me ne vogliano gli adoratori dei titoli precedenti o di altri esponenti di fantascienza, non me ne vogliano i difensori di quella “sola” che si chiama Star Citizen, ma qui siamo di fronte ad una Via Lattea riprodotta per intero e fedelmente: una piccola parte per merito di scoperte scientifiche autentiche e il resto fondato su principi fisici assolutamente coerenti con il nostro Universo. Ogni aspetto del gioco cerca di rispettare quanto più fedelmente le leggi della fisica.
Sulla piazza dalla fine del 2014, auto-prodotto, auto-finanziato e auto-pubblicato da Frontier Developments, mai abbandonato a se stesso e sempre aggiornato. Segue una storia scritta a “quattro mani” con la community di videogiocatori che decide macro-storia e micro-storia dell’intera galassia che abitiamo. Continuerei a parlarne per altre ventimila battute e quindi torno all’oggetto di questo post: la colonna sonora. Scritta da Erasmus Talbot, che si è prestato anche per Gauntlet (hack ‘n slash del 2014), il compositore consegna alla storia certe sonorità che trasudano anni ’80 da ogni nota.
Impossibile (per me) non rievocare Star Trek ma anche (soprattutto) Blade Runner. Ogni volta che atterro su certe stazioni spaziali mi sento un agente di polizia di Los Angeles del 2019, che torna alla base dopo una giornata di “onesto” lavoro. Buon ascolto.
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