Assassin’s Creed: Valhalla
Assassin’s Creed: Valhalla è l’ultima fatica di Ubisoft Montreal, concepito e poi realizzato dagli autori del primo Assassin’s Creed, di Black Flag e di Origins, rinomati per essere alcuni tra i più apprezzati dell’intero franchise in termini assoluti. E’ un videogioco d’azione e avventura in terza persona, con forte componente da videogioco di ruolo d’azione (prende a piene mani dagli stilemi dettati da The Witcher 3). Non risparmia ampia libertà di giocare stealth e il tanto sospirato free-roaming (libertà d’esplorazione) tanto desiderato negli ultimi lustri.
La Norvegia e l’Inghilterra del 900 dopo Cristo sono realizzate splendidamente. L’area esplorabile sfora i 140 kilometri quadrati e le attività deputate a intrattenere al di fuori della trama principale non sono uguali tra loro, soprattutto le missioni secondarie. Di queste apprezziamo che non ci siano aiuti al loro completamento e tutto è lasciato alla capacità logico/deduttiva del giocatore.
L’impianto da videogioco di ruolo d’azione è stato rivisitato. Adesso non basta più assegnare punti abilità, sostituiti da talenti. Questi si accumulano e portano a maggiore efficienza nelle fasi di gioco. Le abilità vanno apprese mediante esplorazione e/o superamento di logici puzzle.
Non mancano di certo tutti i capisaldi della saga. La lama (ancora poco) celata, il salto della fede, il Credo, l’eterna lotta fra Templari ed Assassini. Fuori dall’animus ci sono sempre Shawn Hastings e Rebecca Crane, che accompagnano gli appassionati da ormai 13 anni .
Assassin’s Creed: Valhalla è, senza ombra di alcun dubbio, il migliore Assassin’s Creed dell’ottava generazione di console. Il migliore dell’ultima trilogia (Origins, Odyssey, Valhalla), di fianco ad Origins si pone come tra i migliori di tutta la saga.
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