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Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness è un’avventura grafica punta-e-clicca, in terza persona, sviluppata dallo studio PsychoDev, composto da programmatori italiani. E’ disponibile su Steam, ma previsto anche per console Sony e Microsoft. Segue, a quattro anni di distanza, il titolo d’esordio: Chronichle of Innsmouth. Gli sviluppatori, dunque, si affidano al sempiterno fascino delle opere di Howard Philips Lovecraft per consegnare, a noi appassionati, un’avventura da ricordare e da raccontare.

L’ombra su Innsmouth

L’influenza del famoso scrittore H.P. Lovecraft ci accompagna praticamente da sempre, nel mondo dei videogiochi. Uno dei primi titoli che mi viene in mente è Call of Cthulhu: Shadow of the Comet, di Infogrames, del 1993. Non voglio fare un listone, ma i videogiochi ispirati da, oppure dichiaratamente a tema, sono centinaia. Ne arrivano ogni anno.

Per chi non lo sapesse, H.P. Lovecraft è uno scrittore americano vissuto tra il 1890 e il 1937. Anche poeta, critico letterario e saggista. Considerato uno dei fondatori e maestri dell’horror, precursore della fantascienza angloamericana. Leggere Lovecraft è come addentrarsi in un pianeta Terra alternativo, mistico, tangibile, inquietante, oscuro e fantasioso.

La sua produzione letteraria è vasta, ma certamente quella che ha colpito di più l’immaginario collettivo (e la creatività degli sviluppatori di videogiochi, da sempre) è la mitologia che gravita intorno alla cittadina di Innsmouth. Da qui, PsychoDev, trae l’ispirazione per le sue due fatiche. Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness è l’ultima.

I libri prendono vita

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness si presenta con una pixel art di assoluto spessore. La risoluzione nativa dell’opera di PsychoDev è aumentata considerevolmente, rispetto gioco che precede questo. Tutto va a vantaggio della definizione, della cura per i dettagli, della bontà delle animazioni. Quello che mi ha stupito più di altro è l’accompagnamento sonoro, unito ad un doppiaggio convincente e a delle ambientazioni che mi hanno lasciato a bocca aperta più di una volta. Chi ha letto i racconti di Lovecraft, infatti, non potrà non restare stupito di fronte all’assoluta bontà del comparto artistico.
Quando si legge un libro, inevitabilmente si disegna nella mente la scena narrata. La fantasia è libera di dipingere tutto quanto, mentre lo scrittore “pennella” una frase dietro l’altra, lasciandoci un quadro finale che ci lascia senza fiato. Giocare Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness fa emergere quelle fantasie di lettore. La sensazione di rivedere a schermo intere pagine dei romanzi, vederle “prendere vita” è una sensazione impagabile.

Ritorno al passato

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness si affida ad un gameplay mai passato di moda, ma certamente eclissato dall’ormai preponderante “open world action adventure”. Qui ci si attesta sull’avventura grafica punta-e-clicca. Le pietre miliari del genere risalgono all’inizio degli anni ‘90: gli anni in cui LucasArts e Sierra si davano battaglia a distanza con i vari Monkey Island, Kyrandia, King’s Quest, Full Throttle, Grim Fandango e tantissimo altro ancora.

Ultimamente si sono fatte apprezzare le produzioni Microids (Still Life, Syberia), Daedalic Entertainment (la trilogia di Deponia), Amanita Design (Machinarium, Botanicula). PsychoDev si innesta, a buon diritto, tra i migliori sviluppatori indipendenti a realizzare avventure grafiche in terza persona. Il loro lavoro non ha nulla da invidiare a questi che ho citato, la consapevolezza che siano made in Italy non può che essere un valore aggiunto e motivo di tanto orgoglio.
Da Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness aspettati, dunque, una trama ben scritta e intrigante, portata avanti a suon di indagini ed interrogatori. A stimolare il senso di sfida e di superamento delle avversità, si aggiungono i proverbiali enigmi. Questi si risolvono tramite dialoghi tra personaggi o risolvendo, logicamente, qualche “sciarada ambientale”.

Fossero tutti cosi’

Chronicle of Innsmouth: Mountains of Madness è certamente consigliato agli amanti del genere di avventure grafiche. Non dispiacerà certamente agli appassionati di H.P. Lovecraft, che ne leggevano o ne leggono ancora i racconti. L’atmosfera, il fascino, l’orrore, il mistero: tutto quello che sfogliavamo su carta stampata, torna in splendida pixel art. Vorrei che tutti i giochi dedicati o ispirati a Lovecraft, avessero la stessa cura e la stessa attenzione per i dettagli.

Clicca qui per vedermi giocare Mountain of Madness

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