Encased
Encased è un videogioco di ruolo in terza persona con visuale dall’alto, ad ambientazione fantascientifica post-apocalittica ambientata nel cosiddetto “retrofuturo”. È sviluppato da Dark Crystal Games per Prime Matter, etichetta creata da Koch Media per indicare produzioni di un certo livello. Si profila come un cRpg classico che prende a piene mani dai grandi classici del passato remoto e dai grandi esponenti di quello recente del novero di questo genere.
Citare Fallout, Wasteland, Pillars of Eternity, Divinity: Original Sin non dovrebbe, quindi, essere un errore. Piuttosto aiuta a farsi un’idea di quello che è il titolo di cui sto parlando. È arrivato su Steam e GOG lo scorso 7 settembre, dopo una trionfale (ma affatto faraonica) campagna Kickstarter. Grande merito arriva anche dall’ala di protezione di Koch Media/Prime Matter che ne ha garantito uno sviluppo senza traumi ed una pubblicazione con la giusta copertura meditatica. Copertura alla quale contribuisce anche La Decima Arte, tramite codice gentilmente concesso.
Onore ai grandi classici
Encased è ambientato negli anni ’70 di quello che potremmo definire “fantascienza ucronica” o, come leggo spesso in giro, “retrofuturo”. Dal momento che gli elementi fantascientifici sono dominanti ma ambientati nel nostro passato. Muovere i primi passi in Encased richiama, inevitabilmente, alle ore passate sui primi Fallout (non certo gli ultimi). Le fasi di dialogo con i personaggi non giocanti sono ben scritte e permettono ampia scelta di risposta.
Questa può dipendere dalla classe del personaggio, dalle prime conoscenze personali, dal proprio addestramento. Questo invece mi ricorda tanto quanto vissuto con Baldur’s Gate e Divinity: Original Sin. Non mancano neanche le parentesi puramente narrative, in cui una voce fuori campo descrive quello che accade, accompagnata da bei disegni. Alla fine della descrizione siamo chiamati a compiere una scelta, come nella più classica e gradita accezione dei giochi di ruolo da tavolo “pen & paper”.
Encased si gioca in tempo reale, ma quando si entra in combattimento si passa ad una gestione più tattica e a turni, tipica di Wasteland e XCOM: Enemy Unknown. Il ventaglio di possibilità offerto durante i combattimenti non è inferiore alla libertà di esplorazione ed interazione quando la situazione è più tranquilla.
L’alto tasso di interazione ambientale, poi, rende ogni ambiente ed ambientazione un “gioco nel gioco”, una scacchiera sulla quale giocarsi ogni carta della propria sopravvivenza nel mondo giusto. Ogni scontro, come ogni incontro, viene affrontato in maniera diversa, a seconda del cammino prescelto dal giocatore all’inizio del gioco.
Le ali della libertà
Alla fine degli anni ’70 di un Ventesimo secolo che non c’entra nulla con quello vero, scritto nei libri di storia, l’Umanità scopre una struttura aliena al cui interno sciamano segreti e artefatti di provenienza extraterrestre. Questa struttura, che potremmo definire una cupola, ha la particolarità di far entrare qualunque cosa ma ne impedisce l’uscita. Questo viaggio senza ritorno mi fa ricordare tantissimo la cupola magica di Gothic, seppur le premesse e le spiegazioni sul suo funzionamento fossero molto diverse. Gli esseri umani, dunque, cessano di farsi la Guerra Fredda e si uniscono per affrontare questa scoperta epocale. Viene formata una super-potenza economica, una mega-corporazione di nome Cronus, che viene suddivisa in cinque divisioni: militare, medica, scientifica, ingegneristica, operaia.
Ogni divisione, come suggerisce il nome, è specializzata in un determinato campo professionistico. Questo non lascia escludere che un medico possa saper usare un’arma da fuoco, ma di certo non sarà mai addestrato e versatile come uno che si è addestrato per anni nella divisione militare. Lo stesso discorso vale per tutti gli altri, che faranno valere intelligenza e carisma più del fisico e della resistenza. La scelta sulla creazione del personaggio dei nostri sogni è limitata alla nostra fantasia e alla nostra bravura nell’impostare un personaggio di base. Chi non è molto bravo a farlo, può selezionare uno dei personaggi predefiniti e creati casualmente all’inizio del gioco.
Dalle stalle alle stelle
Da semplice dipendente, ultimo arrivato nella mega-corporazione Cronus, a personaggio mandato dalla divina Provvidenza a mettere ordine dove impera il caos e l’anarchia. Con una libertà di espressione, ingaggio e interazione con l’ambiente che pochissimi videogiochi al mondo possono vantare. Encased è, quest’anno, il migliore cRpg fantascientifico. Ha poco senso girarci intorno, non deve trarre in inganno la sua origine umile e l’assenza di nomi altisonanti dietro al progetto.
L’unico scotto che paga (se così possiamo dire) è quello di non brillare di originalità in senso assoluto. Encased ricorda tanti altri illustri predecessori. Tuttavia mi fa sempre un certo effetto considerare che il mercato straripi di cRpg fantasy, relegando la fantascienza (anche retro) a pochissimi esponenti che spiccano. Se tu fossi un amante di questo sotto-genere, ti piacessero le belle storie e le ambientazioni splendidamente caratterizzate, Encased sarebbe senza dubbio il titolo giusto per te.
Categorie