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Samurai Riot: Definitive Edition

Che sia un periodo florido per i beat’em’up che rievocano i mitici anni ’90 non è di certo una novità. Quello che è gradito scoprire, invece, è l’arrivo di Samurai Riot: Definitive Edition su Switch dallo scorso 1 giugno.

Per l’occasione, anche la versione Steam che era già apparsa nel 2017 è stata aggiornata ed impreziosita con le ultime novità proposte dagli sviluppatori di Wako Factory.

Per l’Onore o per il popolo

Samurai Riot mette subito in chiaro le cose. I fragili equilibri politici e militari tra il Clan True Honor e quello New Horizons stanno irrimediabilmente spezzandosi. Il lungo conflitto tra le due parti ha sortito, come grande conseguenza, una carestia senza precedenti che getta la popolazione in condizioni disperate.

Uomini, donne e bambini muoiono di fame e di stenti. La situazione è talmente intollerabile che le fasce più deboli della popolazione insorgono contro tutto e contro tutti.

Tsuromaru e Sukane, due campioni del Clan True Honor, intervengono per sedare una rivolta ma sono supplicati dal campo dei rivoltosi: abbandonino il sentiero dell’Onore per abbracciare la giusta causa della difesa dei più deboli.

È il primo bivio narrativo e morale che Samurai Riot: Definitive Edition ci pone. A noi la scelta, non priva di conseguenze.

Essenziale, elegante, profondo

Samurai Riot: Definitive Edition, come ho scritto più su, arriva su Switch il primo giugno 2022 con una serie di migliorie tali da farlo divenire il gioco che, gli sviluppatori, hanno sempre desiderato confezionare.

Più stabilità, più fluidità, migliori animazioni e grafica di qualità superiore accorrono ad alzare l’asticella verso l’alto, per un gioco che già di partenza prometteva ore di divertimento spassionato e appagante.

Il sistema di controllo è molto semplice ed intuitivo. La fluidità ottenuta permette di godere di mosse e combinazioni di colpi spettacolari. Il flusso dell’azione scorre con raro godimento, mentre l’accompagnamento sonoro fa la sua parte per far breccia nel cuore di chi ascolta.

Samurai o Ronin

Samurai Riot: Definitive Edition, come spiegato nel primo paragrafo, mette il giocatore davanti a scelte morali abbastanza combattute e complesse. Non esiste un modo giusto o sbagliato per fare evolvere la storia, ma solo decisioni e conseguenze.

La sottile linea di confine che passa tra un integerrimo samurai o un più passionale Ronin, passa dalle scelte fatidiche che la vita e la lotta offre. Tutto questo eleva Samurai Riot ad un gioco dalla profondità narrativa non indifferente.

Se tu fossi un amante dei picchiaduro a scorrimento in 2D, questo titolo non dovrebbe mancare alla tua collezione. Imperdibile.

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