Alan Wake 2 è un videogioco d’azione, avventura e survival horror in terza persona. E’ sviluppato da Remedy Entertainment ed è il sequel diretto di un titolo del 2010, pubblicato esclusivamente per Xbox 360, poi convertito per PC e solo ultimamente approdato anche su piattaforme PlayStation per merito della “Remastered Edition” del 2021. E’ disponibile dal 27 ottobre 2023 su PC, Xbox Series, PlayStation 5 e mi è stato gentilmente concesso per la sua divulgazione da Remedy Entertainment, che ringrazio.
Risveglio e Ritorno

Tredici anni e sentirli tutti. Alan Wake è un videogioco che introduce un nuovo personaggio iconico nel mondo dei videogiochi. Alan è uno scrittore di romanzi thriller-psicologici molto affermato, che va in blocco dello scrittore e, incoraggiato dalla moglie Alice, decide di cercare nuove ispirazioni nella cittadina di Bright Falls. Per saperne di più puoi raggiungere le mie personali impressioni qui.
L’aspetto più bello e coinvolgente, di quella che si sta configurando come una serie, è la storia, che non mi sognerei mai di rivelarti.

Quel che voglio imprimere qui è che Alan Wake 2 riprende la narrazione dove era stata interrotta, tenendo conto anche dei tredici anni trascorsi fra un gioco e l’altro. Intendo dire che anche per i personaggi del gioco sono passati tredici anni e già questo la dice lunga sulla brillantezza della scrittura narrativa.
Preparati a (ri)scoprire il Luogo Oscuro tristemente noto allo scrittore Alan Wake, e a scoprire la mente brillante dell’investigatrice dell’FBI Saga Anderson, inviata alla cittadina di Bright Falls per indagare su strani casi di omicidi rituali.
Universo Connesso

Tra il primo ed il secondo Alan Wake, ti ricordo che sono stati pubblicati Quantum Break e Control, due titoli eccezionali che hanno sempre dimostrato la (per me) insuperabile capacità narrativa di Remedy Entertainment, oltre al suo virtuoso modo di creare, evolvere e spingere più in là ogni volta l’asticella della fedeltà grafica, sempre più fotorealistica. Dettaglio non di poco conto, per rendere l’esperienza ancora più impressionante.
Altra cosa che passa spesso in sordina è il fatto che, i creatori del gioco, hanno voluto realizzare un “universo connesso” che fa collidere di tanto in tanto i giochi sviluppati. Questo significa che Control e Alan Wake sono (o possono essere) in qualche maniera, anche insospettabile, collegati tra loro.

Solo per tristi motivi legati a proprietà intellettuali non è possibile confermare il coinvolgimento di universi narrativi quali Max Payne e Quantum Break.
Tornando ad Alan Wake 2, e non volendo rivelarti alcunché di una trama che, personalmente, trovo sbalorditiva, affermo solo questo: se ti è piaciuto il primo titolo e ti sono piaciuti quelli pubblicati nel frattempo, questo ti piacerà di più e ti sembrerà di un’altra categoria.
Il più bello di sempre

Alan Wake 2, tecnicamente parlando, è semplicemente uno dei videogiochi più belli da vedere e sentire su Xbox Series e PlayStation 5. Taglio subito la testa al toro: ti confesso che dopo aver provato modalità “performance” e “qualità” non ho avuto alcun dubbio; questo è un gioco che NON deve essere giocato per la fluidità che “ammazza” la grafica e “distrugge” tutto il fascino e l’impressione del bellissimo ambiente costruito per noi.
E mi tolgo anche un sassolino dalla scarpa: la fluidità qui non ha senso perché non è un gioco competitivo; non è un gioco d’azione; non è un gioco in cui l’abilità di combattimento, schivata e la concatenazione di colpi fisici e magici la fanno da padroni; non c’è da fare il fottutissimo “parry” e quindi non ti serve, in alcun modo, elevato frame-rate. La risposta ai comandi la trovo perfetta.

Quindi fattene una ragione: se ritieni che questo sia un gioco dove la fluidità batte la cura per l’ambientazione, non è il gioco che fa per te.
Tornando al gioco: è caratterizzato da un’atmosfera cupa e inquietante, con un’attenzione particolare ai dettagli visivi e sonori. Siamo costantemente chiamati a risolvere enigmi, combattere creature oscure e raccogliere indizi per avanzare nella storia. Le scelte dei giocatori influenzano il corso degli eventi.
Secondo me, Alan Wake 2 è il punto più alto toccato da Remedy Entertainment e dai suoi sviluppatori, da quando realizzano opere: il loro capolavoro.
Metanarrazione parte del gameplay

Alan Wake 2 è un’esperienza metanarrativa e cinematografica. Le parti giocate vengono influenzate dalla già citata “metanarrazione” (cosa non nuova in questa serie) e vengono alternate a scene di intermezzo affidate ad attori in carne ed ossa, come in Quantum Break.
Il gioco stesso si suddivide in episodi e parti. Ma, contrariamente al gioco del 2016, non ci sono puntate da serie TV se seguire. Quello che ho gradito moltissimo è che l’alternanza dei protagonisti del gioco, Saga Anderson ed Alan Wake, non è propriamente imposta.
Ad un certo punto siamo liberi di seguire l’avventura di uno o dell’altra, oppure di alternarle: la scelta è solo nostra. Come anche alcune scelte che determinano un finale tra quelli multipli che ci vengono concessi. Questo dettaglio espone Alan Wake 2 ad una buona rigiocabilità.
The Lake House

Il secondo ed ultimo DLC di Alan Wake 2 si intitola The Lake House ed è arrivato il 21 ottobre 2024. Narra le vicende di Kiran Estevez, già intravista durante le indagini di Saga Anderson. Kiran è un agente del Federal Bureau of Control (FBC) e si trova ad indagare su eventi misteriosi alla “Lake House”.
Il DLC espande l’esperienza di orrore psicologico con nuove ambientazioni e nuove sfide. Non voglio rovinarti il gusto di scoprire da te quanto geniale e quanto brillante sia il modo di confezionare le storie per noi, ma posso dirti che è una degna espansione che aumenta il valore sostanziale dell’opera “Alan Wake 2 Deluxe Edition”.
Perché al DLC si accede solo effettuando l’aggiornamento di gioco alla “Deluxe Edition”, oppure acquistando direttamente questa edizione. Resa anche in edizione fisica per l’occasione, per gli amanti collezionisti.

Sia che recuperi il gioco di base senza il DLC, che l’edizione completa, una cosa resta certa: Alan Wake 2 è uno dei videogiochi più belli, ben fatti, brillanti di questa generazione.
Può non piacerti il genere, può non piacerti una storia intricata, psicologica, psichedelica, può non piacerti che io ti abbia caldamente invitato a sacrificare la fluidità per la fedeltà visiva: sono tutti validi motivi per giocare altro.
Ma resta il fatto: Alan Wake 2 vale ogni centesimo speso per giocarlo, perché è un’esperienza che non hai mai provato prima e difficilmente la troverai altrove.






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