Quantum Break
Quantum Break è un videogioco d’azione in terza persona misto ad una serie televisiva, sviluppato da Remedy Entertainment (Alan Wake, Max Payne) e pubblicato da Microsoft per Xbox One e PC. Affidandosi ad una sceneggiatura brillante e ad attori del calibro di Aidan Gillen (Game of Thrones), Dominic Monaghan (Il Signore degli Anelli) e Shawn Ashmore (X-Men), gli sviluppatori finlandesi capitanati da Sam Lake hanno realizzato, nell’aprile del 2016, il loro ultimo sforzo creativo a cui seguirà Control nel corso di quest’anno.
Ambientato in un futuro prossimo, nell’immaginaria città di Riverport, Quantum Break narra le vicende che ruotano intorno a un fallito esperimento sui viaggi nel tempo. L’escalation di eventi e loop temporali che ne consegue, incalza chi gioca e chi osserva, fino ad un epilogo mai avaro di colpi di scena. Quando non si gioca, si assiste ad un’autentica serie TV in cui gli attori in carne ed ossa, oppure riprodotti con il motore grafico, mandano avanti i fili della trama.
A ognuno dei cinque capitoli che compongono la storia, il giocatore sceglie come sviluppare un bivio narrativo. Le conseguenze di tale scelta sono presto spiegate, così da non lasciare nulla al caso e quindi, ogni giocatore, può disegnare la trama del gioco/della serie TV secondo i propri gusti personali o secondo gli istinti dettati dall’azione a cui si assiste. All’inizio non ho gradito particolarmente questa scelta narrativa, ma più andavo avanti con la trama e più questa scelta è stata prima accettata e poi apprezzata: gli attori fanno un buonissimo lavoro (soprattutto i tre citati da me all’inizio) e – in grafica computerizzata era la sfida più grande – l’espressività dei volti l’ho trovata convincente, così come il doppiaggio in italiano, certamente non buttato lì a casaccio.
Gamepad o tastiera alla mano, ci si muove con visuale in terza persona, principalmente controllando il protagonista, interpretato da Shawn Ashmore. Quando non si esplora il lineare livello – ben disegnato – a nostra disposizione, si da fuoco alle polveri con pistole, mitragliatrici e fucili a pompa, facendosi largo tra i nemici di una insensibile multinazionale, capitanata dall’immancabile antagonista.
A rendere Quantum Break più interessante, accorre la capacità del protagonista di manipolare per qualche istante la trama del tempo, rallentandolo, accelerandolo e sfruttandolo contro i nemici. Possiamo così immobilizzare loro, andare più veloci noi, farli esplodere con un campo cinetico, proteggerci con una barriera temporale che arresta i proiettili nemici.
Non manca la capacità di “guardare oltre il velo”, un aspetto di gameplay sdoganato dal primissimo Assassin’s Creed (l’Occhio dell’Aquila), ereditato in moltissimi giochi postumi (la famosa visuale di sopravvivenza degli ultimi Tomb Raider) e qui ribattezzata “Visione Temporale” che evidenzia nemici, punti focali, punti di raccolta collezionabili. Tra questi, i preziosi punti potenziamento che migliorano ed espandono le abilità di manipolazione del tempo.
Quantum Break è un’esperienza tanto breve quanto intensa, assolutamente consigliata a tutti i videogiocatori amanti delle serie TV, dei thriller e soprattutto di un tipo di fantascienza e di intrigo che non risulta stucchevole, ma elegante a tratti.
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