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Torchlight

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Dagli autori del primo Diablo arriva un nuovo gdr tutto azione e spensieratezza

Runic Games è il nome di un piccolo grande studio di sviluppo che è guidato da due persone che ad alcuni non ricorderanno nulla ma a molti altri, invece, ricorderanno una piccola rivoluzione ludica chiamata Diablo e datata 1996. Le persone in questione sono Max Schaefer e Travis Baldree, che invece di dormire sugli allori hanno fondato un team di sviluppo indipendente e hanno pensato bene di dare alla storia un gioco semplice, immediato, longevo e divertente. In una parola: Torchlight.

TRE PERSONAGGI, ATMOSFERA GOTICA: LA STORIA SI RIPETE?

I paragoni con l’eterno Diablo si sprecano fin dall’inizio e fondare questa breve recensione sul continuo confronto non renderebbe giustizia al buon lavoro di Runic Games. Basti sapere che, come il capolavoro approdato sugli scaffali tredici anni or sono, avremo a disposizione tre personaggi selezionabili: un coriaceo e muscoloso guerriero, una procace e letale fanciulla che si diletta in archi (e armi da fuoco), un giovane apprendista delle arti magiche. Le somiglianze con l’illustre predecessore targato Blizzard si estinguono, infine, sul fronte delle musiche orchestrali, gotiche e affidate ad archi e liuti (per la maggior parte) che in più di un occasione ci hanno evocato i bellissimi accompagnamenti in quel di Tristram o i più emozionanti arrangiamenti nelle profondità dei dungeon del gioco.

La trama, purtroppo, è uno degli aspetti meno curati del gioco e sarà un semplice pretesto per metterci di fronte a legioni di creature demoniache che si frappongono tra noi e il cattivone di turno, corrotto da manie di onnipotenza e dalla volontà di sovvertire l’ordine costituito: un canovaccio a cui, i giocatori più navigati, sono ben abituati e rodati.

BELLO DA VEDERE, PRATICAMENTE PERFETTO PER OGNI PC

Quello che più stupisce della realizzazione tecnica di Torchlight è il motore grafico estremamente leggero. A detta degli sviluppatori è garantito l’avvio del titolo anche su sistemi oltremodo datati quali un processore che lavora ad 800 Mhz e una scheda grafica appartenente alle vetuste GeForce 2. A tanta duttilità, però, non fa eco ad una resa “di serie B”. Torchlight può essere facilmente spremuto al massimo da configurazioni più o meno recenti, regalando al giocatore/spettatore una scelta di colori che risulta azzeccata, data la loro vivacità.

La resa stilistica dei personaggi è ben lontana dal fotorealismo estremo o dalla classica proposta di un personaggio “verisimile” o attinente alla realtà. In altre parole: tutti i personaggi del gioco appartengono ad uno stile spiccatamente “fumettoso” o da cartone animato, che non stona assolutamente con la “palette” di coloro e lo stile delle creature da uccidere ma, anzi, pone Torchlight un gradino sopra tutti gli sterili cloni che hanno sempre stentato a far breccia nel cuore degli appassionati.

FACILISSIMO IMPARARE, AVVINCENTE GESTIONE DEL PERSONAGGIO

La gestione dei movimenti del personaggio è affidata all’utilizzo del mouse. Con il tasto sinistro di esso daremo l’input per camminare o ingaggiare il nemico con l’attacco base, mentre con il tasto destro del mouse attiveremo l’abilità/potere speciale selezionata. Una comoda barra, posta al centro dello schermo, suggerirà i tasti della tastiera da premere al momento opportuno, per richiamare l’utilizzo di pergamene, pozioni salute e pozioni mana raccolte (sempre che non si voglia gestire tutto tramite il mouse, ovviamente).

Tutto ciò facilita la fruizione di Torchlight, che non si rivelerà mai ostico per nessun genere di videogiocatore. Lo sviluppo del personaggio, poi, è affidato ai canonici passaggi di livello e alla distribuzione dei punti addizionali alle altrettanto canoniche caratteristiche di base: forza, per gli attacchi fisici; destrezza, per schivare gli attacchi nemici e migliorare le capacità balistiche; magia, per accrescere l’efficacia degli incantesimi; difesa, per migliorare il grado complessivo di resistenza agli attacchi nemici. In aggiunta riceveremo i classici punti abilità, che andranno spesi per l’attivazione o la crescita delle abilità speciali – attive o passive – o degli incantesimi da evocare per aver la meglio sui nemici.

La prospettiva di affrontare ben 20 ore di gioco, con la possibilità di giocare la stessa partita dal punto di vista di tutti i personaggi è un chiaro incoraggiamento a restare incollati al monitor a lungo e finché non si giunga alla fine. L’inedita presenza di un compagno animale (pet, in gergo) che può essere un cane o un gatto, e la possibilità di farlo evolvere come potente alleato aggiunto, elevano ancor di più, il titolo di Runic Games, a hack ‘n’ slash unico, raro e originale. Una vera manna per ogni appassionato del genere.

CONCLUSIONI

Torchlight è un action/gdr decisamente classico e non nasconde la sua lontana parentela con Diablo. Tuttavia riesce a far breccia nell’esigente cuore degli appassionati grazie a scelte stilistiche coraggiose e atipiche, affiancate ad una realizzazione tecnica ineccepibile e ad una sapiente gestione del ritmo, del bilanciamento nella presenza di nemici, oggetti e missioni da compiere. Siamo convinti che ogni tassello è al posto giusto per tenere incollati allo schermo tutti gli appassionati di hack’n’slash, che dopo Diablo II non sono mai stati rapiti da nessun esponente del genere. L’atroce peccato è quello di non poter godere di questa perla in multiplayer.

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