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Hero of Sparta 2

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C’è uno spartano, c’è tanto da menare e c’è tantissimo da vedere…ma non è God of War!

Quando God of War approdò su Playstation 2, sei anni fa, in pochi si aspettavano un successo talmente clamoroso. Così clamoroso da dare il via ad un sotto-genere di cui, cronologicamente, Devil May Cry può essere considerato il capostipite: il genere dei giochi con tanta azione, pochi enigmi e sezioni di combattimento profonde quanto quelle di un picchiaduro classico. Hero of Sparta 2 è il seguito dell’acclamato gioco targato Gameloft ed esclusivo per dispositivi portatili Apple. Non fa nulla per distinguersi da God of War, infatti ne ricalca le origini del personaggio (Sparta) e ogni più piccola sfumatura di gioco. Cambia solo la grafica e la piattaforma esclusiva. Argos, questo il nome del clone più simile al Kratos della Playstation, torna a dettar legge su un genere di cui, praticamente, è l’unico esponente.

Come ti miglioro visivamente un gioco quasi perfetto?

Più passa il tempo e più i videogiochi vengono sviluppati meglio. Il miglioramento e l’ottimizzazione di grafica (soprattutto) e gameplay sono tanto naturali quanto la continua evoluzione tecnologica. Hero of Sparta 2 non fa eccezione a questa regola e, infatti, si presenta al giocatore ancor più rifinito e perfezionato in quei pochi tratti dove risultava trascurato.

Migliorano le texture che rivestono personaggi e ambientazioni, migliorano sensibilmente le collisioni tra poligoni e anche i livelli di gioco risultano più complessi e articolati. Da notare anche la profondità di campo, che permette di vedere all’orizzonte alcune parti di livello che, più in là andremo a calcare personalmente. Pur essendo un gioco molto lineare, come tutti quelli del suo genere del resto, l’action adventure di Gameloft mette a dura prova le capacità di esplorazione di noi giocatori, motivandoci a visitare ogni angolo di livello alla ricerca degli immancabili potenziamenti, di cui parleremo a parte.

Gameplay ulteriormente migliorato

Chi conosce God of War e i suoi consimili lo sa: i giocatori più pigri possono arrivare alla fine del gioco praticamente eseguendo la stessa mossa dall’inizio alla fine. Hero of Sparta 2 non rinuncia a questo fondamentale aspetto, che lo rende alla portata di tutti, ma riesce a sorprendere anche qui, dove nessuno se lo aspetta. Al posto dei classici “bottoni” delegati all’esecuzione di attacchi veloci e lenti, troviamo una levetta analogica. Questa può essere semplicemente toccata per attivare gli attacchi base, ma va inclinata verso uno dei punti cardinali per ottenere un effetto preciso: se, per esempio, dobbiamo attaccare un nemico protetto dallo scudo, bisogna che incliniamo la levetta verso il basso per eseguire l’attacco giusto per infrangere la difesa avversaria.

E’ più facile a giocarsi che a dirsi, ma lasciateci affermare che è veramente soddisfacente essere costretti ad abbandonare il classico, monotono, insensato “tap tap tap” sul display dell’iPhone a favore di un approccio leggermente più ragionato al combattimento. Inoltre ne giova alla sensazione di controllare veramente un’arma bianca. Tutto come prima sul fronte dei movimenti, delegati alla levetta analogica di sinistra, e durante gli svariati “quick time event”, cioè i momenti in cui dobbiamo premere nel punto giusto e al momento giusto, per permettere ad Argos di fare spettacolari azioni ai danni del malcapitato di turno.

Sonoro convincente, longevità discreta, soliti difetti

Sul fronte prettamente sonoro, le fatiche di Gameloft riescono a convincere senza per questo gridare al miracolo tecnico. Le tracce audio che accompagnano la mattanza di creature demoniache sono ben orchestrate e restituiscono la giusta atmosfera, mentre gli effetti sonoro sono ben realizzati. Troviamo anche un convincente doppiaggio in inglese e non temete: il gioco è completamente localizzato in italiano per quanto riguarda i testi. Per portare a termine la seconda impresa di Argos, il re Spartano, occorre spendere almeno dieci ore di gioco, un vero capitale se si tiene a mente che parliamo di un gioco per dispositivi portatili.

I nodi vengono al pettine per discutibili scelte di ritmo, che ci costringono ad alternare momenti di azione sfrenata e apparentemente interminabile ad altre sessioni un po’ sottotono, dedicate all’esplorazione del livello alla ricerca del modo di proseguire. Avremmo preferito che questo aspetto fosse più curato, perché al confronto con il primo Hero of Sparta il seguito ne esce sconfitto. Vale la pena di ricordare che il predecessore era una vera e propria droga e non l’abbiamo abbandonato prima dei titoli di coda. Qui, invece, si corre il rischio di stancarsi e prendersi una pausa tra un checkpoint e l’altro: peccato.

Altro difetto degno di essere citato riguarda gli occasionali rallentamenti di gioco, specie nelle fasi più affollate o con numerosi effetti speciali. Questi sono dovuti al fatto che Hero of Sparta 2 mette sotto sforzo il processore dell’iPhone a causa dell’elevata qualità grafica. Infine è giusto segnalare che il gioco è andato in blocco dopo aver caricato un livello, un problema che si è risolto al riavvio del dispositivo e dopo aver aggiornato il sistema operativo e il gioco all’ultimo aggiornamento. Probabilmente, nel momento in cui leggerete queste righe, sarà un problema risolto ormai da tempo.

Tirando le somme

Hero of Sparta 2 è un degno seguito. Graficamente è bellissimo e sembra di aver tra le mani una PSP, è molto longevo e il sistema di combattimento più raffinato è veramente soddisfacente. Le uniche pecche riscontrate durante la prova sono stati quei blocchi dopo il caricamento del secondo livello di gioco, i cali di frame-rate (o fluidità dell’azione) e i tempi morti che separano le scene di intermezzo dai – comunque tantissimi – combattimenti. Non crediamo di sbagliare affermando che è il migliore gioco di tutto l’app store, tecnicamente e ludicamente parlando. Bisogna chiudere un occhio sul ritmo di gioco singhiozzante ma molti non ci faranno neanche caso. Da giocare assolutamente.

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