Historical Introductions – Onimusha
Dopo i fasti di Megaman, Street Fighter, Resident Evil e Devil May Cry, il nuovo millennio targato Capcom ha portato in dote una serie di videogiochi che ha segnato almeno sette milioni di utenti nel corso di un decennio. Stiamo parlando di Onimusha, la quinta serie di videogiochi più conosciuta e venduta del publisher giapponese.
Attingendo un po’ dagli illustri predecessori quali Resident Evil e Devil May Cry, Onimusha propone un survival horror con elementi di potenziamento e gioco di ruolo che strizzano l’occhio ad entrambi i giochi.
L’ambientazione è quella del medioevo Giapponese degli “Stati combattenti” e la vera storia delle isole nipponiche viene magistralmente fusa con elementi fantasy, onirici e horror per regalare all’utenza una bella mitologia giapponese a base di demoni ed eroi.
Il protagonista quasi indiscusso, specie del primo e del terzo gioco, è Samanosuke Akechi, un prode spadaccino senza macchia e senza paura che, grazie al Guanto degli Oni (spiriti giapponesi) metterà in seria difficoltà i piani di conquista dei demoni Genma capitanati da Nobunaga Oda (personaggio storico realmente esistito).
L’introduzione in computer grafica è una delle più belle e ben realizzate che la storia del videogioco ricordi. A tratti sembra un bel film e la presenza di un famoso attore orientale come Takeshi Kaneshiro (La Foresta dei Pugnali Volanti, La Battaglia dei Tre Regni) a prestar volto e movenze al protagonista del gioco rende ancora meglio l’idea.
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