Thimbleweed Park
Thimbleweed Park è la prima fatica di Terrible Toybox, studio di sviluppo indipendente guidato da quel Ron Gilbert a cui si deve la firma di alcuni dei più bei giochi di avventura punta-e-clicca di sempre. Il gioco è stato finanziato “dal basso”, tramite campagna Kickstarter e ha ottenuto un notevole successo preventivo. A questo è seguito il lavoro – serissimo – di Gilber e soci, che hanno confezionato un’avventura che sarà difficile da ignorare e che impone nuovi standard qualitativi.
Non a tutti può andare a genio la pixel art: troppo pixellosa, troppo retro, ben lontana dagli standard poligonali a cui i giovanissimi e i più esigenti sono più votati e che cercano in ogni nuova produzione. Tuttavia è questa l’arte digitale che ha reso intramontabili e famosissimi i suoi Monkey Island e Maniac Mansion, e non si può negare che a livello di scrittura di trama, dialoghi, personaggi, gag ed enigmi, questo Thimbleweed Park non sia secondo a qualcuno.
Nella sua versione Switch, il lavoro di Terrible Toybox non perde un pixel di divertimento e maestosità rispetto alle controparti Pc e PS4 (recensite su queste pagine). Il valore aggiunto è quello di poterlo giocare anche in portabilità, senza per questo perdere qualità o sabotare l’esperienza di gioco. Il sistema di controllo deputato a levette e pulsanti stona con la natura “punta-e-clicca”, letterale, del gioco ma funziona comunque perfettamente e permette anche agli appassionati con ibrida Nintendo di giocare uno dei più bei titoli degli ultimi anni.
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