DualSense, memoria corta e incapacità di pensare con la propria testa
Il 7 aprile 2020, a sorpresa e tramite PlayStation Blog, Sony Interactive Entertainment ha presentato al mondo DualSense, il prossimo controller che raccoglierà l’eredità di DualShock 4 e accompagnerà PlayStation 5. Sono passate esattamente tre settimane dalla discutibilissima presentazione mondiale delle peculiarità hardware di PlayStation 5.
Per tre, interminabili, settimane sono stato costretto all’assordante silenzio stampa dei miei amici a dir poco fidelizzati a Sony. Per tre, interminabili, settimane sono stato costretto ad imbattermi in titoli della “stampa” italiana che andavano a cercare su Twitter tutte le dichiarazioni di sviluppatori o ex sviluppatori interni a Sony (cosiddetti First Party) che lodavano le caratteristiche di PS5 nonostante un’oggettiva inferiorità hardware con la diretta concorrente Xbox Series X.
Adesso è arrivato DualSense ed è come se si fosse scoperchiato il Vaso di Pandora.
Il Vaso di Pandora, mitologicamente, conteneva tutti i mali del mondo. Il vaso scoperchiato dal DualSense ha riversato sulla Rete tutti i mali di una fandom che non è mai stata capace di ragionare con la propria testa e che ha la pessima abitudine di dimenticare.
Dimenticare parte I: il PlayStation Network Outage del 2011, che ha impedito a quasi 80 milioni di utenti di giocare in maniera ordinaria, e non è la parte peggiore: i dati sensibili di quasi 80 milioni di utenti sono stati rubato da pirati informatici, che hanno evidenziato una gravissima falla nel sistema di sicurezza e di gestione di utenti da parte di Sony.
Dal 14 aprile al 17 maggio 2011 tutto bloccato, tutti inviperiti o arrabbiati o amareggiati. Al rientro dell’allarme, Sony regala giochi gratis e tutto torna alla normalità. Il resto, come di consueto, è storia. Memoria cortissima, parte 1.
Dimenticare parte II: andiamo un po’ più indietro? Alla “console più potente del mondo” e ai trailer in computer grafica spacciati per giochi veri in azione? Roba da mandare Microsoft in bancarotta per tutte le class-action e tutta la stampa a condannare cotanta millanteria. E invece, il fandom ha dato inspiegabilmente ragione a PS3. Che poi Sony si sia riscattata alla grandissima, diciamo dal 2009, sfornando videogiochi degni della sua storia e consegnando opere come The Last of Us e Uncharted 2: Among Thieves, inFamous 2, God of War 3 e Demon’s Souls è un altro discorso.
Dimenticate parte III: andiamo pochissimo indietro. Al 18 marzo scorso e all’ora di pippone micidiale in cui non hanno fatto vedere proprio nulla e parlato di aspetti tecnici, come se fossimo tutti laureati in ingegneria o un minimo informati? Potevano fare vedere il DualSense come hanno fatto nel 2013 con il DualShock 4. Vista l’importanza vitale di audio, microfono e audio engine, potevano almeno farci vedere con cosa avremmo interagito con tutto quel pappone che Mark Cerny ci ha presentato. E invece niente.
Qui voglio sottolineare come la presa in giro non sia stata trattata, da pubblico e da stampa, con lo stesso accanimento che vedo produrre contro ogni più piccolo errore commesso dalla concorrenza. Nel 2013 da Microsoft, ma anche questa è un’altra storia (e MS era stata veramente poco difendibile, almeno fino al 2016 per quanto mi riguarda) e negli anni recenti dalla scarsa vena comunicativa di Nintendo.
Ma torniamo al nostro favoloso DualSense
Nessuno l’ha mai preso in mano ma già si legge in giro che è perfetto e comodissimo e funzionerà alla grande. Complimenti a tutti per la preveggenza, davvero. Ma non sarebbe meglio sfruttarla – che ne so – per vincere un terno al lotto? Chi lo dice che è perfetto, comodo, funziona alla grande? Ti aiuto io: te lo sta dicendo chi lo ha creato e chi te lo vuole vendere. Incredibile, vero?
Al di là della scelta dei colori, che è assolutamente soggettivo gusto estetico (e prevedibilmente ne arriveranno di ogni tipo, colore e fantasia, come al solito). Puoi soffermarti un attimo alla disposizione delle levette e al numero dei pulsanti?
Le levette analogiche sono sullo stesso piano. Ora, se stai leggendo qui non sei nato certamente ieri quindi due sono le ipotesi:
- Hai sempre e solo giocato con una PlayStation in tutta la tua vita, pertanto sei perfettamente abituato all’impugnatura e alla disposizione di levette e pulsanti.
- Le detesti e a stento le tolleri perché sai che al mondo esiste una disposizione molto più ergonomica e che stanca meno.
Resto sul punto due senza andare a prendere un joypad della concorrenza. Ma devi accettare un dato di fatto: di là realizzano pad più apprezzati, che anche nel mondo PlayStation sono arrivati per merito, soprattutto, di Nacon. Guarda.
Questo è il Nacon Revolution Pro Controller 2 per PS4 nella sua variante bianco/nero. Ti ricorda qualcosa? A me almeno due cose: la prima è che i designer e gli ingegneri Sony non si sono inventati assolutamente un bel niente. La seconda è che le levette asimmetriche sono estremamente gradite per una percentuale di videogiocatori che tu, fedelissimo utente PlayStation da sempre, nemmeno riesci ad immaginare.
Se riuscissi a fare uno sforzo di immaginazione, riusciresti ad invertire il posto della levetta sinistra con quello della croce direzionale ottenendo una riproduzione abbastanza somigliante con l’ormai già mitico, mai visto prima, inimitabile, DualSense di PlayStation 5. Strano ma vero.
Leggo già i commenti dei super esperti che dicono “finalmente un controller per adulti e non per bambini”, e “ho sentito da alcuni YouTubers che i pulsanti si illumineranno”. Senza considerare i “è comodissimo solo a vedersi” e “è bellissimo, Sony sempre un passo avanti alla concorrenza”. Resto sempre abbastanza sgomento di fronte a questi adulti che sono rimasti un po’ ragazzini dentro.
Potremmo, invece, attenerci ai dati di fatto?
- La disposizione delle levette non piace a tutti quindi non è “perfetta”.
- Il design e la scelta dei colori non li ha inventati Sony.
- Nessuno ha visto i pulsanti illuminarsi.
- Il numero dei pulsanti resta invariato dal 2005.
- Nessuno è capace di dire quanto durerà la batteria interna.
Poi possiamo stare lì a ragionare sul microfono incorporato (utilissimo, ma se hai l’audio della TV a palla ti banneranno da qualsiasi party chat vocale all’istante), possiamo ragionare sui pulsanti aptici e quando tenderemo l’arco i casi saranno due: o si rompe il dito o si rompe il pulsante.
Possiamo ragionare sul led del joypad che si illumina come quello del DualShock 4 V2. Possiamo ragionare sul pulsante “Create” al posto di “Share” ma (sono scemo io) i pulsanti non hanno dicitura ma solo simboli, pertanto quel pulsante avrebbero potuto chiamarlo pure “pane con le panelle”.
E a proposito di simboli: il vecchio tasto “Start” che divenne “Options” lo hanno dovuto adattare alla tipica icona “Hamburger Menu” di retaggio degli smartphone (e che su Xbox si vede da sette anni, ma non diciamolo troppo ad alta voce). Perché? Secondo me perché molta gente non sa leggere, e quando su schermo appare “Premi il tasto Options” non sa trovarlo sul controller. Parlo anche per esperienza indiretta: ho visto troppa gente avere difficoltà a trovarlo o a leggere “Options” sul DualShock 4.
Si, insomma, Sony sta sempre un passo avanti. Nel farmi sentire un perfetto idiota. Nel vedere come riesce a generare reazioni fuori da ogni logica in un’utenza che ho smesso di voler comprendere fino in fondo.
Ultima considerazione più esplicita riguarda le levette analogiche
Mi sembrano proprio quelle del DualShock 4, cioè fragilissime e tendenti a consumarsi in fretta. Il mio pensiero va all’industria dei caps protettivi che ne impediscano il deterioramento entro tre mesi: è ancora salva e sfamerà tante famiglie bisognose.
Saremo inondati di silicone di tutti i colori e di tutte le forme e di tutti gli spessori ancora per cinque anni almeno. Nacon si è garantita cinque anni di controller asimmetrici, la Cina cinque anni di esportazione di silicone. Ci guadagnano tutti.
Il controller perfetto è stato annunciato, ora attendiamo la console più potente di tutte pur senza esserlo oggettivamente.
Condivido un brutto pensiero prima di chiudere l’articolo
Qui ci addentriamo in congetture estremamente personali, per niente corrispondenti al vero e prive di ogni fondamento. Però certe cose mi danno sempre da pensare che la fregatura sia dietro l’angolo e con Sony non riesco a stare troppo tranquillo, dopo l’E3 del 2005, il PSN Outage del 2011, la presentazione dello scorso marzo e The Last Guardian annunciato per PS3 e dirottato su PS4.
Ma arrivo subito al dunque: sul PlayStation Blog, a proposito di DualSense, leggo questo:
We’ve reached an exciting milestone with PlayStation 5, as we’re starting to ship our new controller in its final design to developers who are implementing its unique features into their games.
Che si traduce più o meno in “Abbiamo raggiunto un traguardo entusiasmante con PlayStation 5, poiché stiamo iniziando a distribuire il nostro nuovo controller nel suo design finale agli sviluppatori che stanno implementando le sue caratteristiche uniche nei loro giochi”.
Tutto molto bello, se non fosse che abbiano appena cancellato la data d’uscita di The Last of Us Part II, lo abbiano rimosso dal PlayStation Store e abbiano iniziato a rimborsare tutti coloro che lo avessero pre-ordinato digitalmente. Lo so, non è abbastanza per convincermi del contrario ma la domanda mi sorge comunque:
E se lo stessero dirottando su PS5 e Naughty Dog stesse lavorando alle implementazioni DualSense per The Last of Us Parte II per PS5?
Non ho memoria di videogiochi cancellati così dal PlayStation Store, tranne P.T. di Konami e i giochi le cui licenze di vendita scadono (succede più spesso di quanto tu possa pensare).
Ho la brutta sensazione che The Last of Us Parte II venga dirottato come titolo di lancio PS5. Analogamente a quanto avvenne per The Legend of Zelda: Breath of the Wild, che “chiuse” il cerchio di Wii U e inaugurò Switch con una kill app stellare. Quindi non esisterà la versione PS4 che poi possiamo giocare su PS5 in retrocompatibilità ma una versione doppia, ahinoi. Perché la penso così? La risposta me la da il fandom più becero:
Non importa quanto potente sia la console, l’importante sono i giochi
E se Sony avesse preso questo mantra e lo stesse rivoltando sui suoi fedeli? Spingendoli ad abbandonare immediatamente PS4 per saltare su PS5 e The Last of Us al lancio, perché i giochi sono lì e lo saranno anche se PS5 non sarà mai all’altezza di Xbox One Series X in termini di prestazioni hardware?
I rumor (e spero restino tali) parlano pure di Horizon: Zero Dawn Remastered (e quindi ciao ciao retrocompatibilità per questo titolo).
Ovviamente spero di sbagliarmi di grosso. Ma la paura ed il sospetto rimangono e spero che gli annunci ufficiali possano arrivare in fretta a smentirmi e a mettermi il cuore in pace.
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