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CrossCode

CrossCode di Radical Fish Games è un gioco di ruolo d’azione, sviluppato sotto bandiera Deck13 e pubblicato su Windows, Linux e macOs il 20 settembre 2018. Il 9 luglio 2020, invece, è stata finalmente pubblicata la versione Nintendo Switch, Xbox One e PlayStation 4, che è l’oggetto di questa sintetica e veloce recensione.

CrossCode è un progetto ambizioso come pochi, abbozzato nel 2012 e pienamente finanziato tramite crowdfunding in Indiegogo nel 2015. Tre anni di sviluppo intenso hanno portato al suo approdo su Steam dopo una lunga fase di accesso anticipato. Ricorda Chrono Trigger e Secret of Mana due perle degli anni ’90, ma fa ogni cosa possibile per imporre una personalità inconfondibile.

CrossCode è ambientato in un futuro remoto in cui le persone giocano ad un Mmorpg che chiamano CrossWorlds, che fa della realtà aumentata e della realtà virtuale i suoi punti di massima forza. Noi giocatori siamo chiamati a muovere Lea, la protagonista, che ha perso la memoria e l’uso della parola ma non la forza di perseguire la verità. Aiutata da un manipolo di giocatori e di programmatori, Lea è chiamata a scoprire quali forze tramano nei recessi di CrossWorlds. Non aggiungo altro perché non voglio spoilerare troppo.

Quello che, personalmente, trovo al contempo croce e delizia è questa costante ispirazione a Ready Player One, Sword Art Online, Matrix e tutto quello a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Ispirazione che si propone da subito come referenziale e auto-referenziale, con punte di parodia oppure di (auto)critica dei mondi virtuali, in particolare quello degli Mmorpg.

Porto un paio di esempi al volo: il primo è quello del Png di un giocatore, che taccia Lea di barare segnalandola ai moderatori di gioco, comportandosi come un moderatore e un moralista (questo tipo di utenti esiste davvero); il secondo esempio è quello di un Png che vede competizione ovunque, pure in un banalissimo tutorial: “chi finisce per primo il tutorial è il giocatore migliore”. Anche questo tipo di utenti è realmente esistente, ma non solo nei videogiochi multigiocatore.

CrossCode, ispirandosi a certe perle del passato, già citate in apertura, inizia in maniera lenta e pacata, introducendo agli aspetti del gameplay con una curva assolutamente morbida. Passano le ore, incalzati dalla curiosità di dipanare i fili della trama e con queste vanno ad aggiungersi menu su menu, inventario e tabelle, statistiche e schermate enormi di abilità. Verso la fine di un tutorial che (a mio modo di vedere le cose) dura praticamente tutto il gioco, è possibile consultare una dettagliatissima enciclopedia che mostra tutta la complessità di CrossCode, complessità che non siamo tenuti a conoscere e a studiare (e ce lo dicono direttamente in gioco), ma è davvero impressionante il lavoro svolto. Si coglie perfettamente l’ambizione degli sviluppatori.

Gradualmente, la quintessenza del gioco emerge in tutta la sua complessità. Possiamo affrontare CrossCode senza molti fronzoli, soffrendo un bel po’, incuranti o quasi di quello che sia l’equipaggiamento migliore o le armi adatte da utilizzare (come ogni GdR che si rispetti, le armi infliggono tipi di danni a cui i mostri possono resistere più o meno). Oppure possiamo affrontarlo per bene, anche dedicandoci alle sotto-trame e alle quest secondarie che non sono affatto poche.

Missione principale o trame secondarie sono distribuite su un grande mondo che attende solo di essere esplorato. Questa struttura open-world potrà piacere più o meno, ma traduce ancora di più la vastità del progetto, che non deve ingannare solo perché si affida alla pixel art.

Graficamente parlando sono rimasto piacevolmente colpito dall’uso della pixel art, convincente e che offre ambientazioni varie. Le animazioni sono ben realizzate e il tutto è accompagnato da musiche per concepite. Convincenti anche gli effetti sonori. Insomma: sul fronte tecnico, CrossCode è un gioiellino che ci catapulta negli anni ’90 e ce li fa rivivere nel migliore dei modi possibili.

Joypad alla mano, CrossCode si lascia giocare con estremo piacere. La configurazione dei comandi l’ho trovata ben studiata, ci vuole un po’ per prenderci la mano ma hanno saggiamente implementato dei momenti di tutorial ed esercitazione, fusi nella trama, che hanno l’arduo compito di introdurci alle meccaniche di base. Una volta padroneggiate queste, arrivare ad effettuare combinazioni tra schivate, parate, movimenti, attacchi a distanza e attacchi in mischia è veramente questione di pochissimo tempo.

CrossCode, sotto l’aspetto action è divertentissimo come pochi altri esponenti. L’unica tegola, se vogliamo, la evidenzio nella presenza di puzzle per nulla opzionali, che frenano moltissimo il ritmo della narrazione ed è un vero peccato.

Hai adorato Chrono Trigger e Secret of Mana? Cerchi produzioni indie (o quasi) che richiamino un preciso modo di intendere i jRpg degli anni ’90? Sei alla ricerca di un action-rpg tosto, profondo, pieno di sfaccettature e strapieno di cose da monitorare (se vuoi)? Ti piace l’ambientazione tipica che conosciamo da Matrix, Sword Art Online e Ready Player One? Non ti lasci intimidire da puzzle più o meno ispirati, che riguardano interi livelli e che non puoi assolutamente evitare? CrossCode può diventare la tua isola felice, dove poterti perdere decine di ore.

Su gentile richiesta di chi mi ha fornito il codice per lavorare, segnalo agli interessati la possibilità di ottenere il gioco in interessantissima versione fisica tramite sito ufficiale: basta cliccare qui.

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