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I 12 videogiochi più attesi del 2020, da me

Quale modo migliore di iniziare l’anno, con una bella listona dei 12 videogiochi più attesi del 2020, dal sottoscritto? Dal momento che la produzione di recensioni procede lentissima a causa del mio lentissimo portare a termine i videogiochi, eccomi a condividere con te uno breve spaccato di quello che mi attende nel 2020, videoludicamente parlando.

Come avrai avuto modo di leggere durante questi anni e, soprattutto, nell’ultima parte di dicembre, i miei gusti sono piuttosto lontani dalle preferenze popolari. Penso di non sbagliare, quando affermo che anche il 2020 non farà eccezione riguardo alle mie preferenze. Senza ulteriori giri di parole, vado subito al dunque esprimendo velocemente le motivazioni dietro alle mie aspettative.

Tieni bene a mente che da qui a dicembre tutto può cambiare. Mancano ancora conferenze a tema (PS-Experience), le fiere (E3 di Los Angeles soprattutto) e l’imminente arrivo della PS5 e della Xbox X.

Insomma, il 2019 è denso di titoli non ancora annunciati, che potrebbero arrivare tra novembre e dicembre. Al 14 gennaio 2020 (giorno in cui sto scrivendo questo articolo, ma non quello di pubblicazione) la mia wishlist è così formata.

WarCraft III: Reforged

Al cuore non si comanda. WarCraft è un videogioco di strategia in tempo reale, è un pezzo di cuore e una grande fetta della mia infanzia. E’ una trilogia di giochi strategici, prima ancora di essere convertito in Mmorpg di assoluto successo. Ho adorato i primi due episodi.

Il terzo capitolo, più l’espansione, è certamente la più alta espressione delle abilità di Blizzard di non inventare nulla, nel genere in cui si cimenta, ma di imporre standard di qualità impossibili da ignorare.

La storia degli Rts non fu più la stessa, e da una mod di WarCraft 3 nasce il genere dei Moba che milioni di utenti giocano. WarCraft III: Reforged è sicuramente un titolo da avere, al pari di StarCraft: Remastered, per chi, come me, non può fare a meno di giocare e rigiocare gli strategici che hanno scritto la storia.

Dreams

Se c’è qualcosa che non mi lascia mai indifferente, è il modo di concepire e realizzare videogiochi di Media Molecule (quelli di Little Big Planet). Il loro Dreams ha tutte le carte in regola per scrivere un pezzo di storia dei videogiochi, di fare praticamente genere a sé e di garantire originalità e divertimento da ogni lato si possa guardare. Impossibile non inserirlo nella mia wishlist.

Doom Eternal

Anche quando si parla di Doom, non si può che rievocare ore di infanzia e, quindi, tanto amore atavico per sparatutto, BFG 9000 e demoni assortiti. Dopo il bellissimo Doom del 2016, che ha riportato ai fasti di un tempo la saga annacquatasi con Doom 3 (che ho apprezzato ma, probabilmente, per i motivi sbagliati), ecco in arrivo Doom Eternal, reduce da uno slittamento non da poco: doveva raggiungerci lo scorso autunno.

Doom Eternal, esattamente come il diretto predecessore, non sarà campione di incassi ma certamente di consensi. E’ un Fps che le nuove generazioni non si meritano, ma è quello che la mia generazione (e quella appena seguente) necessita. Velocità, fluidità, libertà di approccio, sci-fi/horror da b-movie americano, un protagonista/alter-ego arrivato direttamente dagli anni ’80/’90. Devo aggiungere altro?

Cyberpunk 2077

Quando CD Projekt Red si mette a lavoro su qualcosa, il mio mondo videoludico diventa strano. Ogni volta che si avvicina la pubblicazione di un loro titolo mi sembra di avvicinarmi all’orizzonte degli eventi di un buco nero, che mi catapulterà in una realtà in cui il tempo scorre diversamente.

E’ accaduto nel 2007, nel 2011 e nel 2015. Avvio un loro gioco alle 16:00 e mi distacco alle 20:00 pensando “ho giocato pochino, ho fatto nulla, forse nemmeno un’oretta di gioco”. Stranezze del tempo e dello spazio che si ripeteranno, temo e spero, con Cyberpunk 2077.

Per la prima volta nella loro storia, hanno realizzato un titolo da giocare interamente in prima persona. Non ci sarà Geralt di Rivia, non si muovono passi in un medioevo di fantasia. Si gioca a Cyberpunk, in un universo narrativo creato da Mike Pondsmith per i giocatori di ruolo da tavolo.

Lo stesso creatore di quell’universo di gioco sta collaborando con CDP per la realizzazione del gioco. L’ambientazione dovrà molto a Blade Runner, Akira, RoboCop, Altered Carbon, Ghost in the Shell e altro ancora. Ce n’è abbastanza per giocare fino al nostro, vero, 2077.

Aggiornamento: so che è stato posticipato a settembre. Ad aprile la wishlist si arricchisce di Resident Evil 3 Remake. Ma di spazio per parlarne, ne troverò in altra sede.

The Last of Us 2

L’unico motivo per cui non ho ancora venduto la PS4 Pro per farmi un bell’upgrade al mio dignitosissimo PC oppure saltare su Xbox One X. The Last of Us 2 è certamente il più atteso titolo PS4 del 2020, insieme a Cyberpunk 2077. La mia recensione di The Last of Us riposa anche su queste pagine.

Non è un titolo che mi ha esaltato a tal punto da farmi strappare i capelli dall’emozione. Ma certamente mi ha emozionato, mi ha strappato lacrime e dolore, e quella sensazione di pugno allo stomaco che solo pochissimi videogiochi sono riusciti ad infondermi. “Emozione” è la parola chiave dietro a The Last of Us e sono sicurissimo che, The Last of Us 2, non sarà da meno. E di emozioni che vengono dai videogiochi, personalmente, sono desideroso.

Death Stranding PC (data non ancora fissata)

Da qui in poi metto i titoli un po’ ACDC (per la definizione dell’acronimo, chiedere in privato). Faccio riferimento al periodo d’uscita ma non ci sono date certe che, sicuramente, arriveranno tramite E3 di Los Angeles o altre fiere primaverili o estive. Death Stranding è il primo progetto di Hideo Kojima lontano da Konami.

Disponibile su PS4 da novembre 2019, è già diventato un fenomeno di culto (anche se, ad oggi, vedo che nessuno ne parla più). Naturalmente un fenomeno del genere non può passare inosservato, qui a La Decima Arte e spero di poterne celebrare eventuali pregi molto presto, su queste pagine.

Ghost of Tsushima (data non ancora fissata)

Sucker Punch Productions li conoscevo solo di nome fino al 2005. Poi dal 2009 è cambiato tutto: è arrivato inFamous nella mia vita e questi sviluppatori sono entrati, a buon diritto, nel mio cuore. Da lì in poi è stato solo un crescendo: inFamous 2, inFamous: Second Son.

Ghost of Tsushima è sicuramente l’esclusiva PS4 più interessante, che segue a ruota The Last of Us 2 e si aggiunge a buon diritto nella mia wishlist 2020. Come ogni gioco Sucker Punch prima di lui, mi aspetto una gioia da giocare, oltre che da guardare. Non mi hanno mai deluso, come CD Projekt Red, e spero non lo facciano ora.

Dying Light 2 (data non ancora fissata)

Quando parlo di Dying Light dico sempre così: a me i videogiochi di zombie non piacciono. Ma ce n’è uno che non mi stanca mai, non mi stancherà mai e mi soddisfa da ogni lato io possa guardarlo e quel gioco è Dying Light.

Quando venne annunciato Dying Light 2, sviluppato insieme al sapiente Chris Avellone di Obsidian Entertainment, una sola cosa mi venne in mente: sarà il Dying Light definitivo? Speriamo, speriamo davvero. Le premesse ci sono tutte, e lui sta tutto in wishlist!

Baldur’s Gate: Dark Alliance (data non ancora fissata)

Baldur’s Gate: Dark Alliance è stato annunciato quasi in sordina. E’ il remake di un videogioco che mai fece presa su di me ai tempi della prima Xbox. Vuoi perché troppo d’azione, vuoi perché troppo distante dal mai troppo adorato Baldur’s Gate.

Ma ora, facendo leva sulla nostalgia e poggiandosi su una solidità grafica d’alto livello, lo vedo come un buonissimo videogioco da godere con un gruppo affiatato di amici. Insomma: un Vermintide più caciarone e meno serioso. Ottimo per le sessioni multiplayer cooperative che piacciono a me.

Watch Dogs: Legion (data non ancora fissata)

Watch Dogs lo ricorderò sempre come la più grande truffa di Ubisoft e la più grande offesa all’intelligenza dei suoi potenziali sostenitori. Watch Dogs 2 è certamente un lavoro monumentale che rende giustizia al tentativo di imporre un nuovo brand. Ma Watch Dogs: Legion? Secondo me si sta presentando come la quadratura del cerchio, come quello che Watch Dogs avrebbe dovuto essere fin dal principio per tracciare una strada tutta sua nel novero di particolari videogiochi multiplayer in salsa cyberpunk. Premesse che non mi lasciano indifferente nemmeno un po’, ma solo tanto curioso.

Halo: Infinite (data non ancora fissata)

Halo: Infinite è certamente uno dei tanti giochi 2020 che appartengono ad un’infanzia che mi stanno restituendo. Da adoratore della saga e fiero difensore della bontà di questo sparatutto, pur non esaltandomi sul fronte online e competitivo, non posso che attendere questa nuova produzione con una certa ansia. La voglia di indossare la verde armatura Mjolnir e sforacchiare alieni e minacce terrestri è ancora tantissima, come 15 anni fa.

Hellblade 2: Senua’s Saga (data non ancora fissata)

Hellblade è stato un gioco rivelazione nel 2017, per me. Di quelli che mi segnano e non se ne andranno mai più da cuore e da memoria. Apprendere dell’arrivo di Hellblade 2: Senua’s Saga non può che farmi desiderare che il suo giorno d’uscita arrivi in fretta.

Sebbene la storia del primo gioco mi sembrasse perfetta ed autoconclusiva, a suo modo, non posso che apprezzare moltissimo la volontà degli sviluppatori di Ninja Theory di dare a questa nuova eroina una serie di giochi. Una vera e propria saga che possa elevarla ad icona del nostro passatempo preferito, da affiancare alla sempiterna Lara Croft.

Aggiornamenti dell’ultim’ora

Stavo giusto per mandare in programmazione la pubblicazione di questo articolo, quando un mio amico (che saluto, ciao Alessio!) mi ha fatto tristemente notare che Cyberpunk 2077, uno dei titoli che attendevo di più ad aprile 2020, è stato posticipato al 17 settembre 2020.

Mi viene in mente solo una domanda: perché a fine ciclo di generazione corrente e non, a questo punto, un’uscita a novembre su PS5 e Xbox X? Avrei preferito che abbandonassero PS4 e Xbox One al loro destino per confezionare un gioco “next-gen” senza troppi compromessi.

Commercialmente un suicidio, lo so, ma egoisticamente e ludicamente parlando, la prospettiva di godermi il primo titolo autenticamente next-gen sarebbe stata fantastica. Riporto in calce l’annuncio ufficiale e attendo altre date di rinvio di giochi che aspetto!

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