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Distant Bloom

Distant Bloom è un videogioco d’avventura ed esplorazione in terza persona, con visuale dall’alto. È sviluppato da Ember Trail sotto etichetta Kinda Brave ed è disponibile su Steam dal 27 marzo 2024. In un periodo denso di uscite di assoluto spessore, l’arrivo di certi titoli rilassanti, confortanti, esplorativi ed educativi fa sempre molto piacere. Ringrazio i PR per la gentilissima concessione.

Un mondo in rovina

Il primo impatto, con Distant Bloom, è di quelli che richiamano alla mia memoria i più classici cliché narrativi della fantascienza esplorativa. Una civiltà di esploratori, trova un lontano pianeta che sembra rispondere a tutte le esigenze di abitabilità. Dopo anni di scansioni, sonde e studi, inizia il viaggio che porterà i primi coloni ad abitare un nuovo pianeta.

Qualcosa va storto, in vista dell’arrivo sul nuovo pianeta. Inoltre, quello che sembrava rigoglioso ed ospitale da lontano, si presenta come grigio ed inquinato. Un mistero ed una sfida che i nuovi coloni devono superare: mi ricorda tanto la premessa di Mass Effect Andromeda.

Nei panni di un’assistente di ricercatori e scienziati, otteniamo presto il compito di ripulire, depurare e restituire salute e vita ad una flora in lento logoramento a causa di un orribile inquinamento ambientale.

Una nuova fioritura

Distant Bloom si lascia giocare senza grandi preamboli e ci pone subito in esplorazione, scansione di flora e ambiente, risoluzione di problemi ambientali ed enigmi.

Strada facendo, otteniamo equipaggiamenti utili all’espletamento dei nostri compiti, nuove aree da esplorare e nuovi oggetti da poter forgiare. La telecamera ci accompagna da una visuale dall’alto e lo zoom viene gestito dalla “regia”. Mi è sembrata sempre ben gestita e mai un problema.

Facilissimo anche selezionare ed usare gli oggetti. Mentre trovo bellissimo l’effetto purificante di liberare l’ambiente da miasmi e spazzatura, così che le piante possano tornare a respirare e rifiorire.

Le nostre azioni non hanno solo un impatto estetico, ma aiutare la Natura significa ricevere aiuto a nostra volta: nuove strade rese accessibili da radici più forti, nuove zone da scoprire per il bene della comunità dei coloni ed altro ancora.

La Natura trova sempre la strada

Mi ha colpito molto l’accompagnamento musicale, mai fuori luogo. Dialoghi ed effetti sonori sono gradevoli, peccato che per i “non anglofoni” diventi tutto un po’ più ostico a causa dell’assenza dei testi in italiano. Peccato, perché i dialoghi sono divertenti e mai banali. Ma solo chi riesce a tradurli potrà apprezzarli veramente.

Distant Bloom si lascia giocare con un ritmo rilassato, quasi contemplativo. Le esplorazioni iniziali poi vengono affiancate dalla raccolta di flora e materiali, che vengono impiegati in costruzione di edifici e punti di coltivazione.

Ogni materia prima, inoltre, ci torna utile per ottenere nuovi oggetti, consumabili e strumenti utili alla colonizzazione. Con il tempo, la base diventa sempre più sofisticata ed accogliente.

La nuova base coloniale andrà popolata dai membri della spedizione dispersi. Anche questo sarà nostro compito: risolvere problemi e riportare i nostro compagni di viaggio a casa.

Sensibilizzare mentre si gioca

Tutto il mondo videoludico è occupato a lamentarsi di fluidità, combattimenti, sparatorie, sopravvivenza, esperienze adrenaliniche, emozionanti e quant’altro. Distant Bloom, invece, è un videogioco che si discosta volutamente dai canoni del “game design medio” e dalle esigenze della massa di videogiocatori.

Bando a roguelike, sparatutto, dual stick shooter e videogiochi di ruolo d’azione: qui si esplora, si depura, si costruisce e si trovano soluzioni pacifiche a problemi “reali”. Mi sembrano tutti elementi sufficienti per elevare Distant Bloom a titolo con pochi o nessun difetto, che vuole veicolare un messaggio di sensibilizzazione molto importante.

Penso che Ember Trail e Kinda Brave abbiamo consegnato, ai videogiocatori, un bellissimo testamento, molto raro: quello di un videogioco che dice “no” alla solita solfa e promuove messaggi positivi.

Se cercaste una piacevolissima pausa tra un soulslike, un roguelite, un boomer shooter ed un action rpg, Distant Bloom potrebbe essere la pausa perfetta.

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