A Total War Saga: Troy – Ajax & Diomedes
A Total War Saga: Troy è stato recensito su queste pagine, via ilVideogioco.com, il 20 agosto 2020. Non starò qui a ripetermi o a ribadire l’ovvio. Mi limiterò a parlare di due dei condottieri che sono stati aggiunti lo scorso 29 gennaio: Ajax e Diomedes. Questi si aggiungono alla regina Ippolita delle Amazzoni, nella mitologica Grecia rivisitata per noi da Creative Assembly. Dello strategico/gestionale prodotto da SEGA non mi dilungherò molto.
Qui basta ricordare che da più di vent’anni, ormai, a cadenza annualeo quasi, vengono pubblicati videogiochi spettacolari, che simulano battaglie campali più o meno fantasiose. Ai primordi si poneva l’accento su scenari storici e reali: Periodo Sengoku, Medioevo europeo, Repubblica romana, Età moderna, Napoleonica. L’ultimo esponente storico risale al 2019, si va nel quasi mitologico Periodo dei Tre Regni della Cina con Total War: Three Kingdoms.
A partire dal 2016, con l’arrivo della licenza Games Workshop e Wahammer, qualcosa è cambiato radicalmente. In aggiunta, l’arrivo della serie “spin-off” A Total War Saga, ha permesso ai creativi più libertà e più approfondimento: non più mappe continentali, globali o quasi, ma regioni più circoscritte e ben più dettagliate. Ecco quindi passare alla storia Thrones of Britannia e il già citato Troy.
Aiace e Diomede
Aiace Telamonio, o Aiace il Grande è il sovrano di Megara e Salamina, nonché uno dei più valorosi eroi achei che scesero in guerra contro Troia. Era secondo unicamente ad Achille, per forza, mentre sovrastava tutti i greci e i nemici con il suo fisico possente. Iconici sono il suo enorme scudo e la fida lancia. Proprio “lancieri” si chiamano i calciatori della squadra calcistica di Amsterdam: l’Ajax (nome latino di Aiace).
Affrontare A Total War Saga: Troy con Aiace ricorda molto l’esperienza percorsa con il personaggio base di Achille. Diversamente dal figlio di Peleo, Aiace non è soggetto a sbalzi d’umore, non è immortale e fa affidamento alla potenza delle sue armate, non alla velocità o alla versatilità.
Diomede è il re di Argo. Dopo Achille ed Aiace, è in assoluto il terzo dei più grandi eroi greci della guerra di Troia. E’ uno dei pochissimi a vantare il ritorno in patria, dopo la caduta della città di Priamo, è un veterano delle azioni belliche. Prima di salpare con 80 navi verso l’Ellesponto, era a capo degli Epigoni: i figli dei sette eroi che combatterono contro Tebe. Fa affidamento sulla versatilità della sua fanteria armata di spada o ascia, affiancate da unità veloci a fiancheggiare. Famoso per essere sovrano astuto, oltre che valoroso
Cosa c’è di nuovo
Ajax & Diomedes portano in dote due nuovi fazioni giocabili: Salamina (regno di Aiace) e Argo (città comandata da Diomede). A dar man forte ai due nuovi condottieri si presentano diciotto unità che, come descritto poco più sopra, sono per lo più potenti falangi oplitiche o manipoli di veterani con spada e scudo. Altra novità interessante è la versione “élite” delle unità standard, che spinge ad un utilizzo più parsimonioso e meno azzardato, vista la rarità e l’efficienza delle stesse.
Esattamente come per gli altri personaggi, troviamo missioni di fazione e meccaniche inedite. Aiace, similmente ad Achille, sfida i nemici per dimostrarsi il più valoroso condottiero ellenico. Diomede, invece, accede a vantaggi diplomatici unici che possono ribaltare gli equilibri politici di intere regioni.
Non mancano i riferimenti all’epica di Diomede: la campagna di Tebe e i suoi sette cancelli e il Furto del Palladio ora sono presenti. Per la gioia degli appassionati di epica omerica. Chiudono il cerchio dell’offerta la presenza del divino Efesto, grande assente del pantheon di partenza, ed un agente epico inedito: l’artigiano divino.
Un’offerta epica
A Total War Saga: Troy potrà anche fare storcere il naso ai puristi dei Total War storici e canonici (da cui mi dissocio). Ma, personalmente, ritengo che la qualità raggiunta e la ricerca di dettagli e particolari, la varietà ricercata ed offerta dagli autori del gioco, sono di alto livello. Puoi evitare Troy solo e soltanto se non ti piace il “fantasy storico” oppure non ti piace il periodo proposto. Ma per tutto il resto, c’è solo da godere di tanta qualità.
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