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La Decima Arte compie 14 anni

Un giorno qualunque, Palermo, Autunno 2008. Un ragazzino troppo cresciuto, con una grandissima passione nel cuore, inizia a muovere i primi timidi passi nei primi CMS che Internet offrisse ai naviganti: uno dei fornitori si chiamava Splinder.

Spinto dalla volontà di contribuire alla divulgazione di quei videogiochi che stavano prendendo sempre più piede, ispirato da quell’indimenticabile editoriale di Giochi per il Mio Computer di Dicembre 2001, le dita correvano veloci e senza esitazione sulla tastiera, per imprimere il titolo a quel blog: La Decima Arte.

La vita da universitario concedeva una discreta mole di tempo libero. Di giorno si frequentava l’università e di sera/notte si trovava il tempo di scrivere, invece che di videogiocare. Le recensioni si susseguivano con continuità, ma per comprendere se i suoi sforzi valessero la pena di essere letti, il giovane iniziava a bazzicare i forum di community, Games Village era uno dei tanti ma anche uno dei più rinomati. L’intento era quello di condividere i suoi scritti e ottenere una critica a quanto stava facendo.

I primi anni

Da lì ad essere contattato dai “talent scout” delle piccole testate emergenti, il passo è stato brevissimo. Per un indimenticabile lustro quel ragazzone ha aiutato Cyberludus.com. Proprio in quel periodo ha scoperto la bellezza di eventi come il Gamescom di Colonia: ci sarebbe tornato per 5 volte.

Nel frattempo, a partire dalla fine del 2010 ecco migrare su WordPress: La Decima Arte non si sarebbe più mosso da lì.

Il tempo passava e vennero le brevi parentesi presso VGNetwork, Indie Vault (brevissima), WorldsFactory. Al fianco di tutti questi, c’è sempre stato ilVideogioco, una vera e propria seconda casa per 8 anni, fra alti e bassi, sempre fra veri amici.

Quel giovane, che dal 2008 ha iniziato ad emulare Paolo Paglianti, Andrea Minini Saldini, Matteo Bittanti, se fosse sfuggito a qualcuno, sono io 😅

Quattordici anni: la Decima Arta fa parte della mia vita da quattordici, incredibili, anni. Questo blog si è legato a doppio filo alla mia esistenza, generato da quella passione per i videogiochi che è nata nel 1989 e non è mai passata.

In questi quattordici anni ho vissuto davvero di tutto. Ho abbandonato gli studi, ho provato a fare impresa commerciale, ho fallito clamorosamente, ho fatto tesoro di ogni esperienza. Non mi sono mai arreso né fermato, anche se a volte è stata davvero durissima.

Muoiono i giganti

Ho trovato lavoro in un momento storico improbabile, sono sopravvissuto ad una pandemia globale. Sto assistendo a regressioni politiche, sociali ed economiche che avevo solo studiato a scuola o visto solo al cinema.

Ho visto nascere e morire decine di studi di sviluppo e publisher. Ho visto la nascita, i miracoli, la morte di tante console e hardware legato al mondo dei videogiochi. Ho visto nascere e morire decine di testate giornalistiche. Ma La Decima Arte sta lì: un piccolo, insignificante, ridente giardino, mosso da passione e nient’altro.

Incurante del tempo che passa, dei giganti che cadono, dei tempi che mutano, delle generazioni di giocatori che leggono sempre meno e pensano sempre più con la testa degli altri. Troppo pigri per sviluppare un pensiero critico e farsi un’opinione soggettiva.

La missione de La Decima Arte è sempre quella di divulgare. Una parolaccia che non fa testo, non fa soldi e non fa contenti che pochi. Una parolaccia che significa “scoprirai qualcosa che non conosci senza tecnicismi e senza inutile retorica”.

Perché “La Decima Arte”? Perché se il Cinema è considerato Arte non penso ci siano particolari impedimenti nel ritenere il Videogioco quasi una sua costola, un nipote che ne eredita ogni punto di forza e ne porta con sé uno che nessun’altra Arte vanta: l’interattività.

Consapevole dei tempi che cambiano, compatibilmente con impegni personali e lavorativi, ho intrapreso anche il cammino su Twitch. Questo non sostituisce, ma affianca il blog nella sua missione. L’importanza di fermare per linguaggio scritto, quelle che sono le mie esperienze di gioco, oggi più che mai mi sembra estrema.

Missione divulgazione

In un momento storico in cui non si ha memoria di nulla, si tende a cancellare il passato, c’è spazio solo per il “qui e ora”, dopo poche settimane qualunque cosa è già “vecchia”, mi rifiuto di vivere in questo modo. In un’epoca del videogioco che affonda nella cultura dell’hype e del pre-order, del review bombing e della totale perdita del concetto di costo/valore di un’opera, provo a dire la mia.

Quello che più mi colpisce, di questo lento e lungo cammino, è l’aver fatto breccia in alcuni lettori e alcuni amici, che grazie a La Decima Arte hanno scoperto videogiochi che – tristemente – mai avrebbero concepito di giocare.

Una volta sono stato contattato per dare spazio a chi ha scritto un libro dedicato alla trilogia di videogiochi “Mafia”.

Altri giocatori sono rimasti colpiti dalla persistente passione, altri ancora dalla costanza con cui, il blog, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, ha ripreso a pubblicare qualcosa. E proprio uno di questi è venuto a bussare alla porta del blog.

Dopo 14 anni, qualcuno si è fermato alla porta e ha chiesto di poter contribuire alla divulgazione che tanto mi sta a cuore. Inutile stare a dare dettagli su quanto mi sia ritrovato spiazzato da questa richiesta. Spiazzato e onorato di aver ispirato tanto.

La Decima Arte è il giardino di un pazzo, un appassionato, un ragazzone di 37 anni che non ha mai perso il piacere di giocare. Ma da oggi, questo ragazzone, non è più solo a curare questo giardino. Ancora stento a crederci, ma è così e non potrò mai ringraziare abbastanza per l’aiuto.

Buon compleanno La Decima Arte. Spero di riscrivere qualcosa per te per il ventesimo anniversario.

Sic Parvis Magna

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