I migliori videogiochi dell’anno 2021, per me
Altro giro, altra corsa. Un altro anno è passato e anche questo 2021 è stato reso memorabile in maniera del tutto singolare. Personalmente, come ogni anno da quasi un decennio a questa parte, ho provato molti videogiochi attuali, nell’ordine delle decine di ore di prova, ma non ne ho portati a termine tantissimi. Il backlog stritola il mio poco tempo a disposizione e preferisco recuperare le gemme del passato, invece di inseguire costantemente quelle d’attualità. Ma sto divagando.
Qui leggerai la mia personalissima classifica dei videogiochi pubblicati tra il novembre 2020 e il dicembre 2021. Non saranno in ordine di preferenza ma in ordine sparso. Sono tutti vincitori, insomma, e tutti consigliatissimi per i motivi che riassumerò.
Ho giocato prevalentemente su PC e in minima parte su Xbox Series X a partire da agosto 2021.
Un anno da ricordare, nonostante tutto

La pandemia non è ancora un ricordo da imprimere nei libri di storia. La PlayStation 5 non è ancora facilmente reperibile a causa della crisi delle componenti informatiche. Crisi che si fa sentire a tutti i livelli: dall’automotive agli elettrodomestici, non solo nei videogiochi. Ma dove il giocatore che brama la PS5 “piange”, certamente colui che insegue Xbox Series X non ride. L’ammiraglia di casa Microsoft soffre della stessa penuria di quella Sony, nonostante la richiesta sia più bassa in percentuale.
Il 2021, come tanti anni in precedenza, è stato motivo di rinvio di numerosi titoli che, speriamo, possano essere visti, giocati e goduti già dal prossimo anno. Mi vengono in mente Dying Light 2 e Horizon: Forbidden West, giusto per citarne solo un paio di quelli che seguo. Ma la lista sarebbe piuttosto lunga.
Al di là dei rinvii, quest’anno lo ricorderò come quello che ha riportato sui nostri monitor alcune delle saghe più divertenti e coinvolgenti degli ultimi lustri/decenni. Mi riferisco al ritorno di Age of Empires, con il quarto e brillante capitolo. Senza dimenticare Forza Horizon 5, che prende e potenzia il già “perfetto” sistema di gioco del predecessore. Dulcis in fundo, e in tutti i sensi, l’arrivo di Halo: Infinite. Dopo i nefasti passati nel 2020, la tempesta di merda che lo ha inondato dopo l’infelicissima presentazione all’E3 di quell’anno, dopo saggi rinvii e un maturo “silenzio stampa” è arrivato l’8 dicembre.
I miei migliori videogiochi del 2021
Halo: Infinite

Non sarà forse il miglior Halo in assoluto fra tutti quelli pubblicati, ma è certamente uno dei migliori senza “se” e senza “ma”. Nella mia personale classifica, nessuno scalzerà dalla prima posizione quello che è Halo 2 ai miei occhi. Halo: Infinite, però, si innesta con decisione in un ideale podio formato dai primi due Halo e scalza l’eterno Reach, che mi ha più rapito per il multiplayer che per la storia.
Loop Hero

Loop Hero è quel tipico gioco indie che non ti aspetti. Lo approcci senza aspettative, praticamente già deluso, e invece…ti ritrovi a dedicare pomeriggi e nottate intere a quell’eroe del loop che vuole soltanto rimettere le cose a posto in un mondo condannato ad un’eternità di tormenti.
Mi cito dalla recensione che gli ho dedicato:
Semplice nella messa in pratica, difficile da padroneggiare e assolutamente assuefacente. Le ore, in Loop Hero, passano senza che ce ne accorgiamo. Il gioco risulta bilanciato quasi alla perfezione e la sua ibridazione, invece che spezzare il ritmo dell’azione e della narrazione, concorre a far incollare al monitor il giocatore.
Vesper

Ho un debole per i platform cinematografici, e White Shadows ne è ulteriore riprova. Sono videogiochi che sono strettamente legati alla mia infanzia e alla mia adolescenza, in maniera inspiegabilmente più segnante delle decine di sparatutto che ho affrontato nella mia vita videoludica.
Iniziai da Prince of Persia, ho proseguito con Another World e Flashback. Poi vennero Abe’s Oddysee e Heart of Darkness. Infine gli indie mi hanno “donato” Limbo, Inside, Ori, Little Nightmares e…Vesper.
I fondali coloratissimi e la storia struggente di Vesper sono gli aspetti che non mi faranno mai dimenticare il 2021. E come ho scritto nella recensione:
Per tutto il corso dell’avventura, mi è sembrato di rivivere i fasti di Another World e Flashback. Mi sono ritrovato a pensare che, se questo gioco fosse stato sviluppato da Erich Chahi e Paul Cuisset, avrebbe ricevuto una copertura mediatica superiore. Vesper è sviluppato da Cordens Interactive, uno studio di sviluppatori tutto italiano che, evidentemente, ai lavori migliori di Delphine Software si è ispirato grandemente.
Star Drift Evolution

Star Drift Evolution è il racing game più bello del mio 2021 da videogiocatore. Non me ne vogliano gli estimatori di Forza Horizon 5 e tutto il resto del gommato videoludico. Qui con pochi mezzi, si è realizzato qualcosa di monumentale. Solo chi ne ha giocati tanti, può realmente apprezzare la bellezza sostanziale, la qualità e la quantità di Star Drift Evolution. Un rapporto qualità/prezzo che umilia il costo d’acquisto e ricorda costantemente, al giocatore, che quello che sta giocando merita fino all’ultimo centesimo speso e anche di più.
Mi cito dall’anteprima che di gioco in fase di accesso anticipato:
Star Drift Evolution non è un videogioco di corse arcade da prendere alla leggera. Non è neanche un simulatore fatto e finito che richiede ore di messa a punto della macchina per essere padroneggiato. E’ un punto d’incontro ideale, e può essere affrontato sia con leggerezza che con passione ed impegno. Quando lo si prende dal lato competitivo non delude di certo, anzi stimola ed è capace di rendere ogni curva una sfida sempre diversa.
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